Tavares al Montecarlo Historique con la Stratos - Ruoteclassiche
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08/02/2022 | di Giancarlo Gnepo Kla
Tavares al Montecarlo Historique con la Stratos
Alla 24^ edizione del Monte Carlo Historique, ha partecipato anche il CEO di Stellantis che, al volante di una Lancia Stratos è stato tra i soli 203 equipaggi (su 263) a giungere al traguardo concludendo 84°.
08/02/2022 | di Giancarlo Gnepo Kla

L’edizione 2022 del Rally Storico di Montecarlo, si è svolta dal 27 gennaio al 2 febbraio e ha visto alcuni illustri esponenti del motorismo classico, tra questi anche l’Amministratore Delegato di Stellantis che ha scelto la stessa vettura con cui gareggiò Sandro Munari nel 1975.

Non capita tutti i giorni che il CEO di un grande gruppo automobilistico si metta alla guida di un’auto da rally, ma nel mondo delle classiche per fortuna c’è spazio anche per queste iniziative.
E così, durante la 24^ edizione del Montecarlo Historique, Carlos Tavares, CEO di Stellantis ha percorso i quasi 300 chilometri di gara al volante di una Lancia Stratos HF, la stessa vettura utilizzata dal “Drago” nell’edizione del 1975. Alla partenza sono stati 263 gli equipaggi pronti a darsi battaglia tra le curve insidiose del più prestigioso appuntamento nel calendario dei rally classici. E, tra le sole 203 vetture giunte al traguardo, c’era anche la Lancia Stratos HF di Carlos Tavares con la quale, insieme a Laurent Perquin ha concluso 84° assoluto.

La Stratos. Progettata appositamente per competere nei rally, la Lancia Stratos venne costruita in soli 500 esemplari. La nuova auto era nata per vincere e infatti sbaragliò la concorrenza conquistando tre titoli mondiali consecutivi (1974, 1975, 1976) e due titoli europei, ritirandosi imbattuta dalle competizioni.
Ma la sua popolarità derivava non solo dalle vittorie, ma anche dal design avveniristico: lo stile venne definito dal Centro Stile Bertone e risultò in un coupé basso e filante, con la tipica forma a cuneo che incapsulava la compatta cellula abitativa. La livrea Alitalia, con il logo tricolore della compagnia di bandiera armonizzato con la silhouette della vettura, divenne iconica tanto quanto la vettura.

Standing ovation. Tavares stesso, intervistato durante la gara, ha dichiarato: “Guidare una Lancia Stratos su queste strade ricche di storia non implica solo passione ma anche senso di responsabilità, perché questa non è solo una vettura, ma un monumento del Motorsport e del marchio Lancia.”
Un’auto che suscita grande emozione anche ai nostri giorni, come testimonia la calorosa accoglienza ricevuta lungo tutto il percorso, con gli spettatori che la riconoscevano e incitavano la Lancia Stratos. Racconta ancora Tavares: “Il pubblico ci applaude e chiede di accelerare, perché l’emozione è fatta anche dal sound del motore. Guidare una vettura del genere e mettere in mostra le sue qualità è un modo per far felice la gente”.

Il pallino delle corse. Quella di Tavares è stata un’iniziativa personale, il manager in fatti è noto per la sua passione per le competizioni: ha iniziato a gareggiare su strada nel 1980 ed ha partecipato a oltre 500 gare (su strada e in pista). E, con gioia di tutti gli appassionati, per questa impegnativa sfida ha scelto un’icona del motorsport a marchio Lancia. Che sia un messaggio velato? Ce lo auguriamo di cuore.
Lancia è, tutt’oggi, il marchio più vincente nel mondo dei Rally: con all’attivo 15 titoli mondiali, tra piloti e costruttori. Un palmarès eccezionale che ha contribuito in maniera determinante alla fama mondiale del marchio, leader in una disciplina che tutt’oggi attira migliaia di spettatori. La Stratos è una delle migliori espressioni di una lunga storia del motorismo italiano, fatta di passione e tradizione.

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