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Terre di Canossa, vincono Vesco e Guerrini

Si è conclusa con la vittoria della coppia Vesco-Guerrini, su Fiat Siata “514 MM” del 1930, la quarta edizione del Terre di Canossa (24-27 aprile); 600 chilometri, 75 prove a cronometro, 83 equipaggi al via. E premi a pioggia…

Un nuovo percorso panoramico di 600 chilometri, dalla pianura reggiana ai passi dell’Appennino Tosco Emiliano, le Alpi Apuane e giù sino al mare della Versilia e a quello della Liguria fino a raggiungere La Spezia. Quindi il ritorno a Reggio Emilia, attraverso il passo del Cerreto. Ben 75 prove a cronometro (cinque in più della scorsa edizione) e due nuove prove di velocità media, studiate come allenamento alla Mille Miglia. Tutto in meno di tre giorni, conclusi da serate esclusive a Forte dei Marmi e a Pietrasanta. Queste le caratteristiche della quarta edizione di una delle più importanti gare di regolarità italiane, organizzata dalla Scuderia Tricolore di Reggio Emilia, forte di uno staff affiatato ed efficiente.

La sfida tra gli 83 equipaggi iscritti, di cui oltre il 30% stranieri, a bordo di vetture costruite tra il 1927 e il 1976, si è conclusa con la vittoria, nella classifica assoluta, della Fiat Siata “514 MM” del 1930 condotta da Vesco e Guerini, seguita dall’Alfa Romeo “Giulietta Spider Veloce” del 1959 di Margiotta e Perno e dalla Bugatti “T40” del 1927 di Salviato e Moglia. Tra i numerosi altri premi, la Coppa della Dame, andata all’equipaggio russo Bazhenina-Golovashkina su Jaguar “XK 120” del 1954 e quella di Prima Scuderia classificata, assegnata al Club Orobico; inoltre, la Coppa Internazionale è andata agli equipaggi Kurth-Franke su Austin Healey “Sprite Mk 1” (Germania), Bazhenin-Manenti su OM “665 Superba” (Russia), Kirkpatrick-Kirkpatrick su Bugatti “37 A” (Gran Bretagna), Suter-Gabriel su Aston Martin “Le Mans” (Svizzera) e Thio-Boudewijns su Maserati “Gibli SS” (Paesi Bassi).

Ruoteclassiche ha voluto cogliere la sfida reclutando uno dei suoi come navigatore neofita, da abbinare a un pilota veterano della Terre di Canossa, con ambizioni quanto meno di metà classifica, alla guida di una brillante e divertente Fiat “850 Spider” in livrea Giallo cromo. Testa bassa sul roadbook e occhio al cronometro, ci siamo impegnati al massimo; il primo giorno ci siamo piazzati al 45° posto; il secondo, qualche malinteso col cronometro ci ha fatto retrocedere di due posizioni; la classifica finale ci ha visto di nuovo quarantacinquesimi; un risultato tutto sommato al di sopra delle nostre aspettative.

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