Ogni anno, a metà agosto, la California diventa il centro del mondo automobilistico con la Monterey Car Week. Un itinerario che si snoda da Carmel fino al celebre diciottesimo green del Pebble Beach Golf Club, passando per Laguna Seca, il Bayonet Golf, il Monterey Jet Center e il Quail Lodge. Con il tempo, questo appuntamento è diventato il più importante evento automobilistico internazionale, il palcoscenico prediletto dai marchi premium e di prestigio per presentare le loro novità.
Il sipario si apre a Carmel-by-the-Sea con una manifestazione che riesce a essere, al tempo stesso, esclusiva e “popolare” (per quanto Carmel possa esserlo), animata da un’atmosfera serena e accogliente. È il Carmel Concours for a Cause: elegante, piacevole, gratuito. E soprattutto si svolge per le vie della città.
Un palcoscenico unico
Carmel è una cittadina deliziosa affacciata sull’Oceano Pacifico, con un fascino che ricorda un po’ Deauville, in Normandia. La sua storia moderna inizia all’inizio del ’900, quando fu scelta come rifugio dagli artisti, e nel 1916 conobbe il vero sviluppo grazie ai promotori immobiliari di Los Angeles e San Francisco. Curiosità: le vie non hanno numeri civici. La leggenda vuole che fosse una scelta deliberata dei costruttori per proteggere le avventure galanti delle proprie amanti, al riparo da mogli troppo sospettose.
Carmel ha accolto negli anni personalità come Jack London, Georges Simenon e, più recentemente, Clint Eastwood, che ne è stato persino sindaco. Oggi conta circa 3.700 abitanti e vive soprattutto di turismo, gallerie d’arte e piccole boutique.
Il ritorno del Concours
Il Carmel Concours for a Cause fu ideato da Doug Freedman che ha voluto dare vita a un evento che avesse scopo benefico: le vetture esposte, infatti, hanno tutte un secchiello di fronte nel quale gli avventori possono mettere offerte per che reputano essere le più belle. E tutto ciò che viene raccolto viene devoluto in beneficenza per associazioni no-profit locali. La manifestazione si era interrotta nel 2021, alla scomparsa di Freedman, ma è rinata nel 2024 grazie all’iniziativa di due appassionati, George Anderson e Nile Estep, che hanno saputo riportare in vita lo spirito originario con gusto, talento e un entusiasmo contagioso.
Oggi l’evento cresce di anno in anno, forte di una comunità di volontari, collezionisti e semplici appassionati.
Le vetture esposte, pur non raggiungendo i valori stellari delle regine di Pebble Beach, sono sempre di altissimo livello. Quest’anno la scena è stata dominata da Shelby Cobra e Corvette da competizione, in un’atmosfera rilassata e familiare. Tre palchi ospitavano orchestre dal vivo, mentre lungo le strade non mancavano pittori improvvisati intenti a immortalare Ferrari e Porsche.
Il concorso non è mai pretenzioso, ma le auto esposte sono restaurate con cura impeccabile. È una festa benefica, certo, ma soprattutto un appuntamento imperdibile per chi ama le auto e il loro racconto. Protagoniste assolute sono le americane – muscle car, hot-rod e low-rider – affiancate da presenze europee che attirano gli sguardi e gli obiettivi dei fotografi.
Evento in crescita
Un segnale significativo: se un tempo i visitatori europei arrivavano a Monterey solo a metà settimana, oggi atterrano già il lunedì per non perdersi il Concours for a Cause e per le strade si sente parlare sempre più spesso tedesco, francese e italiano.
I due organizzatori non solo hanno ricreato un evento, ma hanno saputo restituirgli quell’anima particolare che lo contraddistingueva. Nella Monterey Car Week, dove il lusso regna sovrano, il Carmel Concours for a Cause rappresenta uno spazio diverso: un luogo in cui la passione per l’automobile si unisce al piacere di stare insieme e alla solidarietà.