A Funo di Argelato il Museo Ferruccio Lamborghini onora la memoria del fondatore della Casa del Toro nel sessantesimo anniversario dalla fondazione di Automobili Lamborghini
Il Museo Ferruccio Lamborghini è la somma celebrazione della vita del mitico fondatore della Casa del Toro. Nel 2014, Tonino Lamborghini, figlio di Ferruccio, progettò e realizzò questa struttura di più di cinquemila metri quadrati che accoglie oltre diecimila visitatori all’anno.
Ex-stabilimento industriale. Dal primo trattore Carioca, con cui Ferruccio diede vita alla sua azienda nel 1947, al prototipo della 350 GTV, all’avveniristica Countach… C’è tutto il mondo Lamborghini in questo ex-stabilimento industriale a Funo di Argelato, a pochi chilometri dal centro di Bologna e nel cuore della Motor Valley.
Le tasche vuote. Tonino Lamborghini torna con la memoria ai giorni in cui ebbe l'idea di creare una struttura per onorare la figura del padre. “Ricordo molto bene la prima volta che discussi della creazione di un museo con mio padre. Mi guardò perplesso e ancora di più lo fu quando gli mostrai due trattori Lamborghini, malconci e arrugginiti, che avevo trovato da un agricoltore della zona. Qualche mese dopo, gli mostrai i trattori completamente rimessi a nuovo. Li misi in moto: prima una nuvola di fumo nero, poi azzurro e finalmente il familiare pum pum del normale funzionamento, simbolo di una mai perduta potenza. In quel momento, gli occhi azzurri di papà diventarono lucidi. Mi disse: ‘Quando feci questi trattori, avevo la tua età e le tasche vuote’”.
Tutto un mondo. Il museo vuole esaltare l’intelligenza, la creatività e la tenacia dell'imprenditore emiliano, nato il 28 aprile 1916, attraverso infinite testimonianze. Si parte dai trattori e si sogna con le auto. Il Carioca, appunto, il trattore costruito con parti di residuati bellici, e poi gli altri mezzi agricoli cingolati. E le auto: il prototipo della 350 GTV, la 400 GT; la mitica Miura SV personale di Ferruccio, la Countach, le Jarama, i prototipi della Jalpa, le Urraco, la Espada con apertura ad ali di gabbiano che ha ispirato l’auto del film “Ritorno al futuro”, la “barchetta” costruita per partecipare alla Mille Miglia del 1948… C’è l’offshore Fast 45 Diablo Classe 1 di 13,5 metri con motori Lamborghini, undici volte campione del mondo, e c’è un elicottero con doppi comandi. E tanto altro: bruciatori, caldaie e sistemi di raffreddamento. È stato anche ricostruito il primo ufficio di Ferruccio, quando, negli anni 50, era al comando della Lamborghini Trattori, con suoi oggetti personali. E poi si torna indietro con la mente, guardando vecchie pubblicità, calendari, fotografie, libretti di uso e manutenzione, dépliant delle vetture…
Il suo tempo. Uno spazio è dedicato ai prodotti di design industriale degli anni 50-70 e a modelli di auto e moto, di altri marchi storici, del periodo di Ferruccio Lamborghini. Il museo, inoltre, ospita esposizioni temporanee e provenienti da collezioni private. Nel corso degli ultimi mesi, per esempio, è stata esposta qui una speciale Miura Jota, cioè la fedele riproduzione della mitica Miura, riadattata in versione racing dal collaudatore di automobili Lamborghini Bob Wallace, oltre che l’ultimo esemplare di Miura prodotta.
Visite guidate. Il Museo Ferruccio Lamborghini organizza, oltre alle visite normali (dal martedì al sabato), anche tour guidati, che si possono prenotare sul sito. Anche la biglietteria è online: il prezzo del biglietto è di 15 euro (10 ridotto). Vari spazi della struttura, inoltre, sono disponibili per eventi privati.