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24/04/2014 | di Redazione Ruoteclassiche
Un Tridente a caccia di record
Sarà il pezzo forte dell’asta organizzata da RM Auction a Montecarlo: un prototipo Maserati guidato nel 1956 da Stirling Moss e Manuel Fangio.
24/04/2014 | di Redazione Ruoteclassiche

Sarà il pezzo forte dell’asta organizzata da RM Auction a Montecarlo: un prototipo Maserati guidato nel 1956 da Stirling Moss e Manuel Fangio.

Vista la stima d’asta è facile intuire che sarà lei la regina della vendita di vetture da collezione che RM Auction batterà a Montecarlo il 10 maggio. Per accaparrarsi questa rarissima Maserati "450S" Prototipo carrozzata da Fantuzzi nel 1956 si dovranno sborsare come minimo tra i 4 e i 5,5 milioni di euro, ma è probabile che con il pedigree che la vettura si ritrova, questa quota sia destinata a essere superata. Anche perché da 33 anni nessuna delle undici Maserati "450S" costruite è mai stata messa in vendita.

Non a caso la RM l’ha quotata a un prezzo equiparato a quello di vetture di grande prestigio come la Ferrari "857S" del 1955 di Scaglietti oppure la Ferrari "250 GT Berlinetta" del 1955 di Pinin Farina, battute a cifre superiori ai 5 milioni di euro a Pebble Beach rispettivamente nel 2012 e 2013. E molto di più anche della quotazione della Maserati "300S" del 1955, sempre carrozzata Fantuzzi, venduta a quasi 4,7 milioni di euro lo scorso anno a Goodwood.

La vicenda sportiva della "450S", telaio n. 3501/4501/350SI-10 e motore n. 4519, è infatti di quelle che si leggono sui libri di storia. Per sintetizzare, la vettura nasce nel 1956 come "350S" con un motore sei cilindri, frettolosamente preparata per la Mille Miglia del 1956 e affidata a Stirling Moss in coppia con il navigatore Denis Jenkinson. Appena fuori Roma i due finirono fuori strada a causa della rottura dell’impianto frenante e fu un miracolo se riportarono solo qualche graffio, al contrario della macchina che riportò danni gravi.

Fu così che il telaio 4501 fu adattato per essere utilizzato nel programma "450S" che prevedeva l’adozione di un motore V8 di 5657 cm³ e 520 CV di potenza, e un nuovo vestito realizzato dalla Carrozzeria Fantuzzi di Modena, che modificò il bulbo sul cofano e la carrozzeria. La vettura partecipò successivamente a diverse gare e alla 1000 Km di Buenos Aires del 1957 con alla guida Stirling Moss e Manuel Fangio, prima di essere accantonata a prendere polvere una volta terminata la sua funzione di muletto. Nel 1965 la Maserati la cedette senza motore a un collezionista americano che fece montare il V8 di una Corvette, il cambio di una Ferrari "Tipo 510" a cinque marce transaxle e il parabrezza di una Ferrari "250 GT" Cabriolet e la portò in Usa.

Dal 1970 è stata utilizzata come vettura stradale da un nuovo proprietario fino a quando fu notata, acquistata e rispedita in Italia da un collezionista italiano. Questi la sottopose a un restauro profondo ripristinando le specifiche della "450S" Prototipo, ovvero nella forma finale con cui è stata utilizzata dalla Maserati, sulla quale è stato montato un motore Maserati V8 proveniente da uno degli aliscafi del conte Agusta. Che aveva però una cilindrata di 6458 cm³. Terminato il restauro nel 1987, l'auto è stata raramente utilizzata dal proprietario e conservata in un ambiente a temperatura controllata fino a oggi.

Gilberto Milano

TAGS maserati
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