Un’alternativa all’Rc per le storiche
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17/12/2025 | di Mario Rossi
Un’alternativa all’Rc per le storiche
Uno schema del decreto legislativo prevede, per i veicoli non circolanti, la possibilità di superare la classica polizza
17/12/2025 | di Mario Rossi

Due anni fa seminò il panico, tra i collezionisti di auto d’epoca e d’interesse storico, l’introduzione dell’obbligo generalizzato di assicurazione per la responsabilità civile per tutti i veicoli idonei all’uso come mezzo di trasporto, indipendentemente dal fatto che circolino oppure no. Una novità, peraltro, di impossibile applicazione da parte delle forze di polizia se i veicoli in questione, pur essendo tecnicamente idonei a farlo, non circolano (con la parola “circolazione” si intende sia la marcia sia la sosta su una strada pubblica o privata aperta al pubblico) e sono stabilmente custoditi all’interno di edifici o aree private a cui nemmeno le forze di polizia possono accedere senza un mandato o in assenza di una situazione di emergenza.

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La sospensione fino a 11 mesi

Insieme all’obbligo, però, la legge prevedeva – e prevede - una sorta di uscita di sicurezza per i mezzi non utilizzati: la possibilità di sospendere più volte l'assicurazione durante il periodo di copertura, a condizione che la durata della sospensione non superi i dieci mesi per i “normali” veicoli o di undici mesi per quelli storici. Insomma, al prezzo di una polizza si può adempiere al nuovo obbligo - non circolando o facendolo per poche settimane all’anno - per molti anni.

La prima novità: auto storiche fuori dalla classica Rc

Dati sull’impatto di questa novità sul mercato assicurativo non esistono e questo fa supporre una scarsa adesione. Adesso, però, il governo, anche su istanza “degli stakeholder del settore, i quali fanno presente l’esigenza di ricevere chiarimenti in ordine ad alcuni dubbi interpretativi”, come si legge nella relazione illustrativa che accompagna l’intervento di Palazzo Chigi, “ha deciso di introdurre una novità. In alternativa alla stipula di una normale polizza Rc, eventualmente da sospendere secondo necessità, per le auto di cui all’articolo 60 del Codice della strada, ossia le vetture d’epoca e quelle d’interesse storico e collezionistico dotate di CRS, “l’obbligo assicurativo può essere adempiuto anche con schemi assicurativi diversi dallo schema della responsabilità civile dei veicoli a motore, sempre che”, si legge nel documento, “sia indicato separatamente il premio relativo al rischio derivante dal movimento rispetto quello di stazionamento”. La novità è contenuta in uno schema di decreto legislativo approvato nei giorni scorsi dal governo e che adesso dovrà essere esaminato dal parlamento.

Possibili polizze ad hoc per le storiche

Ma che cosa vuol dire “schemi assicurativi diversi dallo schema della responsabilità civile”? Lo abbiamo chiesto ad alcuni addetti ai lavori ma nessuno lo sa o, forse, nessuno, per ora, vuole sbilanciarsi. Secondo alcuni, le auto storiche custodite in un museo o in un edificio privato potrebbero rientrare, con una opzione ad hoc, nella copertura Rc sullo stabile. Altri parlano di nuovi prodotti su misura di questa nicchia di veicoli. Non fa chiarezza la relazione illustrativa del provvedimento, in cui si legge che “questa ulteriore previsione si è resa necessaria, in quanto i veicoli d'epoca e di interesse storico e collezionistico hanno un minore tasso di sinistrosità, essendo spesso esposti in spazi museali. Ferma restando la necessità di prevedere uno schema assicurativo che possa garantire un congruo indennizzo ai soggetti lesi, in linea con l’indennizzo riconosciuto con gli schemi assicurativi RC auto, … si è ritenuto opportuno riconoscere la facoltà di usare altri schemi assicurativi in cui venga in rilievo il cosiddetto rischio statico”. Si vedrà, tenendo presente due cose: che la novità, ammesso che non sia modificata su richiesta del parlamento, entrerà in vigore solo al termine del suo iter legislativo, cosa che richiederà alcune settimane o mesi; e che, comunque, anche quando sarà approvata, lo “schema assicurativo diverso dallo schema della responsabilità civile” sarà alternativo e non sostitutivo della normale Rc auto.

Arriverà anche l’Rc stagionale

Non solo. Nello stesso provvedimento il governo introduce due ulteriori novità. In primo luogo, sempre per gli stessi veicoli d’epoca e d’interesse storico, una polizza Rc di durata inferiore all’anno stabilito per legge. Insomma, una polizza stagionale, perfetta per i tanti che mettono su strada la propria storica solo durante la bella stagione.

Nelle competizioni sportive basterà l’assicurazione generale

L’altra novità riguarda “le gare e le competizioni sportive di qualsiasi genere di veicoli a motore e le relative prove” che, in base allo schema di decreto approvato dal governo, adesso “non possono essere autorizzate, anche se in circuiti chiusi o strade interdette alla circolazione, se l'organizzatore non abbia provveduto a contrarre assicurazione per la responsabilità civile dei veicoli a motore o, in alternativa, assicurazione generale”. La modifica che prevede l’alternativa all’Rc, arriva su richiesta dell’Aci, che aveva lamentato, come si legge nella relazione che accompagna il provvedimento, “l’incremento dei costi delle competizioni sportive dovuto all’aumento dei premi assicurativi per la Rca e, in secondo luogo, il progressivo disimpegno dal settore da parte delle Compagnie di assicurazione che, in passato, avevano garantito la copertura assicurativa delle competizioni sportive di veicoli a motore”.

In vigore dopo l’ok del parlamento

Anche per queste due novità vale quanto detto sopra, ossia che entreranno in vigore solo dopo la definitiva approvazione del provvedimento, cosa che potrebbe richiedere alcuni mesi.

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