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05/12/2014 | di Redazione Ruoteclassiche
Uno sguardo a Ruoteclassiche di dicembre
La copertina del numero di dicembre è dedicata alla Porsche 911 Turbo di cui ricorrono i quarant’anni della presentazione, avvenuta al Salone di Parigi nell’ottobre del 1974. Questo modello sovralimentato della celeberrima coupé di Stoccarda era destinata solo a piloti esperti. Sopra i 3000 giri, infatti, diventava così indomabile da richiedere una notevole esperienza di […]
05/12/2014 | di Redazione Ruoteclassiche

La copertina del numero di dicembre è dedicata alla Porsche 911 Turbo di cui ricorrono i quarant’anni della presentazione, avvenuta al Salone di Parigi nell’ottobre del 1974. Questo modello sovralimentato della celeberrima coupé di Stoccarda era destinata solo a piloti esperti. Sopra i 3000 giri, infatti, diventava così indomabile da richiedere una notevole esperienza di guida. L’esemplare del servizio che si vede all’interno della rivista è di colore rosso, una tinta piuttosto rara in Italia, dove venne importato nel 1990. Il motore aveva 300 CV e la cilindrata di 3,2 litri. La velocità toccava i 260 km/h.

Regina del passato è invece la Plymouth Fury del 1958, un modello che all’epoca fece invecchiare di colpo tutte le sue concorrenti. Lo stile della carrozzeria, moderno e innovativo, anticipò la linea di modelli usciti soltanto nel decennio successivo. La meccanica, poi, era di tutto rispetto, grazie al V8 di 5,2 litri da 290 CV che la spingeva da fermo a 100 km/h in appena 8 secondi. Introdotta nel 1956 come coupé sportiva della gamma Belvedere, nel 1957 ebbe una carrozzeria tutta nuova. La vettura del servizio rimase in completo abbandono per una trentina di anni e ci vollero dieci anni per il restauro, che l’ha riportata all’originale splendore.

Un appassionante test a test riguarda due modelli aerodinamici della Carrozzeria Ghia, la Fiat 8V Supersonic del 1953 e la Jaguar XK 120 Supersonic del 1954. Sotto forme pressoché identiche esse celano temperamenti molto differenti. Se la Jaguar è piuttosto nervosa, la Fiat è docile e confortevole. Disegnate da Giovanni Savonuzzi, queste granturismo all’italiana furono costruite in pochissimi esemplari e vederle insieme, una accanto all’altro e in movimento, è un evento eccezionale, così come la storia raccontata nell’articolo.

La guida all’acquisto riguarda un tipo di vetture sempre più di moda, i fuoristrada, che, a partire dagli anni Ottanta, iniziarono a diventare soprattutto veicoli per il tempo libero. Da allora, queste auto multiuso iniziarono un’ascesa senza sosta e hanno conquistato quote di mercato sempre più ampie. Nel servizio vengono elencati i modelli più interessanti dal punto di vista collezionistico, tra cui ricordiamo le Jeep CJ7 e Wagoneer, le Land e Range Rover, la Mercedes-Benz serie G, la Mitsubishi Pajero, le Toyota Land Cruiser e le russe Uaz e Vaz. Accompagnano le schede di ogni modello quotazione, tecnica, prezzo dei ricambi e giudizio complessivo.

Nella rubrica Motoclassiche il lettore appassionato di due ruote troverà quattro pagine dedicate all’Harley-Davidson Electra Glide Sport-FLHS del 1989, che qui vediamo in livrea verde con motore cromato e assenza di carenatura. Questa moto venne ordinata all’epoca da Malcolm Forbes, l’editore americano milionario noto alle cronache per il suo di vita a dir poco eccentrico. Tra le sue caratteristiche, il motore bicilindrico a V di 1,3 litri da 64 CV con cambio a cinque marce. Acquistata nel 2012 da un collezionista milanese per 6000 dollari, ora gira per le nostre strade e non è difficile vederla ai più importanti raduni di Harley.

Infine, tema caldo di attualità la prossima Legge di stabilità che eliminerà i vantaggi economici per le auto da venti a trent’anni. Una decisione che ha fatto e che farà molto discutere e che viene dibattuta in questo articolo dalle massime autorità nel campo delle storiche, Angelo Sticchi Damiani presidente dell’Aci e Roberto Loi presidente dell’Asi. Nel servizio è anche analizzata la situazione nei vari paesi d’Europa, che anche in questo ambito si muove disunita. Non manca il parere del presidente della Fiva, Patrick Rollet. Dal canto suo, Ruoteclassiche fa una serie di proposte che tengono conto delle attuali esigenze nel campo della circolazione automobilistica senza però consentire ai “furbetti” di inquinare e evadere le tasse dovute.

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