Ecco, in cinque punti, le proposte elaborate dai giornalisti di Ruoteclassiche in tema di normativa sul collezionismo delle auto storiche nel nostro Paese. Le abbiamo inviate a numerosi politici dei due rami del Parlamento, ai presidenti di Asi e Aci, a opinion leader e a professionisti del settore perché fungano da spunto di riflessione in vista della discussione alla Camera e al Senato del recente disegno della Legge di Stabilità 2015. Sono il frutto di un lungo confronto, che tiene conto anche di cosa accade nel resto d'Europa e della volontà di giungere a una piattaforma equa che accolga le istanze dei collezionisti e le esigenze di una circolazione automobilistica "responsabile" evitando ai "furbetti" di inquinare ed evadere le tasse dovute.
1 - STORICITÀ: 30 ANNI
Come per la maggior parte dei Paesi europei, la definitiva attestazione di storicità - con tutti i relativi diritti ed esenzioni - non può avvenire prima del raggiungimento dei trent'anni d’età.
2 - INTERESSE STORICO: ESENTABILITÀ A 25 ANNI
La soglia per la concessione del titolo di "veicolo d'interesse storico e collezionistico", quindi "esentabile" dalle tasse automobilistiche, dovrebbe essere fissata a venticinque anni. In nessun Paese d'Europa, tranne l'Italia, tale status è riconosciuto prima di questo limite. Si tratterebbe quindi di un allineamento alla normativa di tutti gli altri stati del continente, nel rispetto delle politiche di ringiovanimento del parco circolante e del contenimento dell'inquinamento.
3 - SOSPENSIONE DALLA CIRCOLAZIONE TEMPORANEA: DOPO I 20 ANNI
Le due precedenti proposte non devono penalizzare la conservazione di veicoli ventennali con futuro collezionistico o semplicemente affettivo, senza però consentirne l'uso quotidiano, magari con soluzioni, come l'impianto a gas, che ne snaturino l'originalità. Assodato che le utilitarie pagherebbero poche decine di euro di "bollo", il problema si porrebbe per le vetture più potenti, per le quali i proprietari si troverebbero costretti a pagare tasse onerose anche in caso di scarso utilizzo e modesto valore economico del mezzo (si veda lo specchietto con i costi dei bolli a pag. 101). Per questi veicoli, Ruoteclassiche propone che le somme richieste dallo Stato siano un'autentica tassa di circolazione e non di proprietà, introducendo la possibilità di sospendere la circolazione del veicolo. Raggiunti i vent'anni d'età, il proprietario potrebbe chiedere di arrestare il proprio veicolo, senza farlo circolare sulla pubblica strada: la targa rimarrebbe quella originale, riattivabile in qualsiasi momento, dopo uno o più dei cinque anni necessari per raggiungere lo stato di "veicolo di interesse storico". Tornando a una consolidata usanza in vigore fino a qualche anno fa, si potrebbe anche riproporre il "bollo semestrale" che, al costo del 50%, consentirebbe l'uso dei veicoli solo da aprile a settembre, o altri mesi a scelta. Da notare che, come sta per accadere per il controllo delle polizze assicurative, le moderne tecnologie consentono l'accesso in tempo reale alle varie banche dati da parte delle forze dell'ordine: ciò implicherebbe maggiori rischi e difficoltà per coloro che utilizzassero un veicolo temporaneamente sospeso.
4 - CERTIFICAZIONE: DOPO I 25, SOLO SE IN REGOLA
Quando il veicolo raggiunge i 25 anni, per essere considerato "d’interesse storico e collezionistico" e usufruire delle agevolazioni dovrà ottenere una certificazione da una commissione di esperti incaricata da un registro, ente o qualsiasi altro presidio riconosciuto dallo stato (Ruoteclassiche può esserne parte). Requisiti base dovranno essere autenticità e una ragionevole originalità, nonché un perfetto stato di conservazione ed efficienza. Superata la verifica, sarà rilasciato un documento di riconoscimento del veicolo, una sorta di passaporto, con caratteristiche e foto, che attesti le condizioni e la storicità dell'esemplare; contestualmente, lo status di storicità sarà stampigliato sulla carta di circolazione. Da quel momento, il passaporto dovrà accompagnare il veicolo ed essere esibito in occasione di qualunque controllo; diventerà obbligatorio pure esporre un bollino di riconoscimento, con mese e anno di rilascio o dell’ultima verifica (si veda punto successivo).
5 - RINNOVO CERTIFICAZIONE
Il passaporto dovrà essere esibito in occasione delle revisione periodiche; la presentazione del documento avrà due conseguenze: la prima sarà che la revisione dovrà tenere conto dell'età del mezzo esaminato, la seconda che l’esaminatore dovrà constatare che le condizioni del veicolo corrispondano a quelle riportate al momento della certificazione. Superata la revisione, sarà quindi rilasciato un bollino aggiornato, che consenta circolazione ed esenzioni.