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19/12/2014 | di Redazione Ruoteclassiche
Veicoli storici, le 5 proposte di Ruoteclassiche
Ecco, in cinque punti, le proposte elaborate dai giornalisti di Ruoteclassiche in tema di normativa per regolamentare il collezionismo delle auto storiche nel nostro Paese. Sono state inviate a numerosi politici dei due rami del Parlamento, ai presidenti di Asi e Aci, a opinion leader e a professionisti del settore perché fungano da spunto di riflessione in vista della discussione alla Camera e al Senato del recente disegno della Legge di Stabilità 2015.
19/12/2014 | di Redazione Ruoteclassiche

Ecco, in cinque punti, le proposte elaborate dai giornalisti di Ruoteclassiche in tema di normativa sul collezionismo delle auto storiche nel nostro Paese. Le abbiamo inviate a numerosi politici dei due rami del Parlamento, ai presidenti di Asi e Aci, a opinion leader e a professionisti del settore perché fungano da spunto di riflessione in vista della discussione alla Camera e al Senato del recente disegno della Legge di Stabilità 2015. Sono il frutto di un lungo confronto, che tiene conto anche di cosa accade nel resto d'Europa e della volontà di giungere a una piattaforma equa che accolga le istanze dei collezionisti e le esigenze di una circolazione automobilistica "responsabile" evitando ai "furbetti" di inquinare ed evadere le tasse dovute.

1 - STORICITÀ: 30 ANNI
Come per la maggior parte dei Paesi europei, la definitiva attestazione di storicità - con tutti i relativi diritti ed esenzioni - non può avvenire prima del raggiungimento dei trent'anni d’età.

2 - INTERESSE STORICO: ESENTABILITÀ A 25 ANNI
La soglia per la concessione del titolo di "veicolo d'interesse storico e collezionistico", quindi "esentabile" dalle tasse automobilistiche, dovrebbe essere fissata a venticinque anni. In nessun Paese d'Europa, tranne l'Italia, tale status è riconosciuto prima di questo limite. Si tratterebbe quindi di un allineamento alla normativa di tutti gli altri stati del continente, nel rispetto delle politiche di ringiovanimento del parco circolante e del contenimento dell'inquinamento.

3 - SOSPENSIONE DALLA CIRCOLAZIONE TEMPORANEA: DOPO I 20 ANNI
Le due precedenti proposte non devono penalizzare la conservazione di veicoli ventennali con futuro collezionistico o semplicemente affettivo, senza però consentirne l'uso quotidiano, magari con soluzioni, come l'impianto a gas, che ne snaturino l'originalità. Assodato che le utilitarie pagherebbero poche decine di euro di "bollo", il problema si porrebbe per le vetture più potenti, per le quali i proprietari si troverebbero costretti a pagare tasse onerose anche in caso di scarso utilizzo e modesto valore economico del mezzo (si veda lo specchietto con i costi dei bolli a pag. 101). Per questi veicoli, Ruoteclassiche propone che le somme richieste dallo Stato siano un'autentica tassa di circolazione e non di proprietà, introducendo la possibilità di sospendere la circolazione del veicolo. Raggiunti i vent'anni d'età, il proprietario potrebbe chiedere di arrestare il proprio veicolo, senza farlo circolare sulla pubblica strada: la targa rimarrebbe quella originale, riattivabile in qualsiasi momento, dopo uno o più dei cinque anni necessari per raggiungere lo stato di "veicolo di interesse storico". Tornando a una consolidata usanza in vigore fino a qualche anno fa, si potrebbe anche riproporre il "bollo semestrale" che, al costo del 50%, consentirebbe l'uso dei veicoli solo da aprile a settembre, o altri mesi a scelta. Da notare che, come sta per accadere per il controllo delle polizze assicurative, le moderne tecnologie consentono l'accesso in tempo reale alle varie banche dati da parte delle forze dell'ordine: ciò implicherebbe maggiori rischi e difficoltà per coloro che utilizzassero un veicolo temporaneamente sospeso.

4 - CERTIFICAZIONE: DOPO I 25, SOLO SE IN REGOLA
Quando il veicolo raggiunge i 25 anni, per essere considerato "d’interesse storico e collezionistico" e usufruire delle agevolazioni dovrà ottenere una certificazione da una commissione di esperti incaricata da un registro, ente o qualsiasi altro presidio riconosciuto dallo stato (Ruoteclassiche può esserne parte). Requisiti base dovranno essere autenticità e una ragionevole originalità, nonché un perfetto stato di conservazione ed efficienza. Superata la verifica, sarà rilasciato un documento di riconoscimento del veicolo, una sorta di passaporto, con caratteristiche e foto, che attesti le condizioni e la storicità dell'esemplare; contestualmente, lo status di storicità sarà stampigliato sulla carta di circolazione. Da quel momento, il passaporto dovrà accompagnare il veicolo ed essere esibito in occasione di qualunque controllo; diventerà obbligatorio pure esporre un bollino di riconoscimento, con mese e anno di rilascio o dell’ultima verifica (si veda punto successivo).

5 - RINNOVO CERTIFICAZIONE
Il passaporto dovrà essere esibito in occasione delle revisione periodiche; la presentazione del documento avrà due conseguenze: la prima sarà che la revisione dovrà tenere conto dell'età del mezzo esaminato, la seconda che l’esaminatore dovrà constatare che le condizioni del veicolo corrispondano a quelle riportate al momento della certificazione. Superata la revisione, sarà quindi rilasciato un bollino aggiornato, che consenta circolazione ed esenzioni.

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