Dopo una rapida gestazione, iniziata l’anno precedente e che aveva visto competere tra loro Ford, Bantam e Willys Overland, nell’agosto del ’41 l’esercito americano decide di utilizzare la Willys MB per le operazioni militari in guerra. Nasce la Jeep.
Allo scoppio della prima Guerra Mondiale gli Stati Uniti avevano dichiarato totale neutralità rispetto al conflitto, ma i numerosi commerci con le nazioni dell’Intesa avevano intensificato i rapporti con l’Europa. Al di là dell’Atlantico i mercantili americani portavano materiali, cibo e armi. Le banche americane, dal canto loro, finanziavano l’Europa per rendere possibili questi acquisti. Così nel 1916 i due terzi del commercio americano erano costituiti da esportazioni verso Francia e Inghilterra. Senonché la guerra sottomarina propugnata dai tedeschi e l’affondamento di numerose navi causò risposta statunitense, che entrò nel conflitto, non come alleato dell’Intesa bensì come soggetto indipendente, il 2 aprile del ’17.
Risalgono a quest’epoca i primi studi, da parte della US Army, sulla possibilità di avere a disposizione un leggero e pratico veicolo di terra per gli spostamenti. L’urgenza di risolvere la questione rimase in stato “dormiente” fino alla fine degli Anni 30 quando le potenze dell’Asse avevano iniziato ad avanzare in Europa e Nord Africa creando un’impellente esigenza per gli Alleati: potersi muovere agilmente con un mezzo meccanico capace di affrontare tutte le condizioni possibili (nonché leggero da spostare a mano nelle situazioni difficili). L’invasione del corridoio di Danzica da parte dei tedeschi, il 1 settembre 1939, lasciava pochi dubbi sul futuro dello scenario europeo.
Tre progetti
Nel luglio 1940 il Governo americano si fece promotore di un bando di gara, esteso alla creme dell’industria automobilistica della Federazione, per avere a disposizione, in tempi molto brevi, un piccolo fuoristrada 4x4, leggero e agile. Ecco le caratteristiche che avrebbe dovuto avere:
- Capacità di carico fino a 600 libbre (272 kg)
- Passo inferiore a 75 pollici (190 cm)
- Altezza inferiore a 36 pollici (91 cm)
- Capacità di viaggiare con agilità tra 3 e 50 miglia orarie (5 – 80 km/h)
- Forma rettangolare del veicolo
- Trazione integrale con riduttore a due rapporti
- Parabrezza ribaltabile
- 3 sedili
- Impianto luci
- Peso lordo inferiore a 1.300 libbre (590 kg)
La American-Bantam e la Willys-Overland Motor Company furono le prime (e uniche) aziende a rispondere all’iniziativa (furono contattati oltre 130 costruttori). In un secondo momento entrò nei giochi anche la Ford creando una gara a tre contendenti. In poche settimane tutti presentarono i rispettivi progetti (il Model GP – o Pygmy - della Ford, la Willys Quad e il Model 40 BRC della Bantam) e per l’autunno 1940 ricevettero una prima richiesta per la produzione di alcune decine di esemplari come prototipi da sottoporre al Governo per i test di verifica.
Presso Camp Holabird, nel Maryland, furono condotte tutte le prove e il responso fu unanime: nessuna delle proposte era stata in grado di stare sotto il limite delle 1.300 libbre di peso ma, come in seguito fu verificato, si era trattato di una richiesta impossibile.
Nel marzo del 1941 un nuovo round di trattative portò alla definizione di una seconda fornitura di mezzi da parte dei tre soggetti in gara e, alla conclusione di nuovi test, ne derivò il veicolo risultato il migliore di tutti: il Quad della Willys Overland.
Nasce la JEEP
Sottoposta ad alcune piccole modifiche, la Willys Quad evolse nella nuova e più leggera MA (Military model A) e, successivamente, nella definitiva MB. Dal punto di vista strutturale era un piccolo e semplice fuoristrada (praticamente un telaio a piattaforma con uno “scatolotto” anteriore che ospitava il motore) equipaggiato con un 4 cilindri 2,2 litri da poco più di 50 Cv. La trasmissione consisteva in un cambio con 4 marce, riduttore su due posizioni, 4 ruote motrici permanenti.
Negli ambienti militari, la nuova Wyllis MB fu presto ribattezzata con il nomignolo Jeep. L’origine di questo soprannome (che la Willys Overland registrerà ufficialmente nel giugno 1950) è molto incerta. Si pensa a uno slang utilizzato dai lavoratori dell’industria petrolifera dell’Oklaoma o al personaggio Eugene the Jeep della serie Popeye. La teoria più accreditata vede il nome provenire dall’adattamento in pronuncia delle lettere “G” e “P”, acronimo militare di General Purpose.
Prima della fine della seconda Guerra Mondiale verranno costruiti oltre 630.000 esemplari della Jeep, suddivisi tra Willys Overland e, su licenza, Ford. Il comandante supremo delle forze americane, il Presidente americano Dwight D. Eisenhower, dichiarerà che senza la Jeep gli Alleati non avrebbero mai potuto vincere la guerra.
Il conflitto si concluse nella primavera del ’45 ma la produzione della Willys MB non si concluse e, anzi, divenne il primo fuoristrada civile con il nome di Willys-Overland CJ-1 ("Civilian Jeep-1"). Nel ’52 la Wyllis rientrò nel mercato delle vetture normali con la Aero e nel ’53 l’intero marchio fu acquisito dalla Kaiser Motors. Nel 1963 l’azienda fu rinominata in Kaiser-Jeep Corporation e il nomw “Willys” scomparve definitivamente dalla scena automobilistica. Jeep, naturalmente, sopravvisse e oggi fa parte del Gruppo Chrysler.
Alvise-Marco Seno