Rivive (in esemplare unico) la Citroën 2 CV "Soleil" - Ruoteclassiche
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11/05/2015 | di Redazione Ruoteclassiche
Rivive (in esemplare unico) la Citroën 2 CV “Soleil”
"Quando penso a questa vettura penso a Van Gogh. Lui avrebbe sicuramente messo la 'Soleil' in un campo di girasoli". A dirlo è Serge Gevin, eclettico artista, designer, grafico francese, in Italia in questi giorni per presentare l’ultima follia messa in campo da Citroën: far rinascere dalle ceneri di una malconcia 2 CV del 1982 una serie speciale da lui “interpretata” ma che non fai mai prodotta.
11/05/2015 | di Redazione Ruoteclassiche

"Quando penso a questa vettura penso a Van Gogh. Lui avrebbe sicuramente messo la 'Soleil' in un campo di girasoli". A dirlo è Serge Gevin, eclettico artista, designer, grafico francese, in Italia in questi giorni per presentare l’ultima follia messa in campo da Citroën: far rinascere dalle ceneri di una malconcia 2 CV del 1982 una serie speciale da lui “interpretata” ma che non fai mai prodotta.

Gevin l’aveva pensata in tutti i dettagli, suggerendo persino le immagini che avrebbe dovuto evocare. “Guardandola - spiega oggi - si deve pensare al cielo, al mare, al sole, alla gioia di vivere". Facile per lui, abituato a trascorrere l’estate in una piccola isoletta dell’atlantico, da cui racconta di aver preso ispirazione per la scelta dei colori della livrea: "Deve essere bianca e gialla. La scocca bianca, i parafanghi gialli, così come il cofano posteriore e la capote. I paraurti devono essere bianchi, come le scocche dei fari (rotondi, mi raccomando), bianchi anche i cerchi delle ruote. Su bagagliaio c'è il disegno di un salvagente e sulle portiere un cappello da marinaio e una pipa”.

Peccato però che al direttore Citroën di allora il giallo non piacesse. Erano anni in cui il fattore umano prevaleva ancora sulle strategie e le politiche di marketing. Da qui l’idea di abbandonare il progetto. A distanza di 33 anni, eccolo però riemergere con la forza di una “mission impossibile” da portare assolutamente a termine. “Ci siamo avvicinati al progetto con leggerezza ma in modo assolutamente rigoroso” spiega Marco Freschi, responsabile Comunicazione del marchio transalpino. “E ci siamo rivolti a uno specialista come Guido Wilhelm, un autentico mago nel restaurare 2 CV”.

Il progetto, nonostante la difficoltà, è stato portato a termine nel volgere di appena due mesi, utilizzando materiali e tecniche di restauro rigorosamente d’epoca e soprattutto salvaguardando dell’esemplare originario circa il 50% dei componenti. Un’impresa? “Sì, considerando che per ripristini dello stesso tipo s’impiegano di solito otto mesi” afferma con orgoglio Wilhelm.

La vettura, presentata oggi alla stampa presso lo Spazio Scalarini di Milano, accanto a una Cactus anch’essa giallo canarino, sarà una delle attrazioni del prossimo raduno mondiale 2 CV in programma in Polonia tra fine giugno e i primi di luglio.

Dario Tonani

TAGS citroën
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