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26/08/2020 | di Redazione Ruoteclassiche
100 anni Mazda: un secolo di innovazioni e piacere di guida
Ripercorriamo i 100 anni della Mazda tra innovazioni tecnologiche e i principali risultati nel motorsport.
26/08/2020 | di Redazione Ruoteclassiche

Il 2020 coincide con il centenario del marchio Mazda. Il brand giapponese nacque dalla visione di Jujiro Matsudo: il suo intento era aprire la strada a nuove innovazioni, mettendo in discussione le pratiche e le soluzioni più comuni con l'ingegneria d’avanguardia. Seguendo questo principio Mazda raggiunse un grande sviluppo tecnico, centrando obiettivi che sembravano distanti se non utopistici…

Ci separa un secolo dall’inizio dell’avventura Mazda, a cento anni da quel 1920 il marchio può vantare diversi primati, a partire dal motore rotativo. Una premiere mondiale che si deve all’elegante Mazda Cosmo Sport 110S. Un'altra pietra miliare della storia Mazda è la MX-5 Miata, la roadster più venduta al mondo: dal suo lancio nel 1989, ne sono state prodotte oltre un milione di unità. Un record per vetture di questo tipo. In tempi recenti un ulteriore innovazione in campo motoristico è dato dallo sviluppo del primo motore a benzina con accensione a compressione “Skyactiv-X”.

Dal sughero alle auto. L’espansione e la crescita del marchio nel settore automobilistico si concentrano negli ultimi 60 anni, ma la storia della Mazda comincia ben 100 anni fa. Fondata come Toyo Cork Kogyo Co. Ltd nel 1920, la futura Mazda era un’azienda produttrice di sughero di Hiroshima. Jujiro Matsuda diventò presidente della società nel 1921 e dirottò l'attività prima nella produzione di macchine utensili e poi sui veicoli a motore. Il primo modello semovente fu un moto furgone a tre ruote: denominato Mazda-Go e commercializzato a partire dal 1931. Il veicolo a tre ruote ottenne successo in poco tempo e subì continue migliorie: ad esempio nel 1938 venne introdotto un innovativo cambio a quattro velocità che ne ridusse il consumo di carburante del 20%. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Paese doveva affrontare la difficile ricostruzione e la produzione Mazda si concentrò su autocarri e veicoli commerciali (a tre e quattro ruote). In quel periodo drammatico, gli stabilimenti Mazda, danneggiati in maniera più lieve rispetto ad altri ripresero le attività pochi mesi dopo il bombardamento atomico di Hiroshima.

Il dopoguerra. I veicoli commerciali rimasero il fulcro della produzione Mazda per tutto il dopoguerra, un modello molto diffuso fu il Mazda Romper, un furgone disponibile con varie carrozzerie. Mentre tra i veicoli tre ruote venne particolarmente apprezzato il Mazda T1500. La prima vera autovettura arrivò nel 1960: la Mazda R360, una vetturetta da città che contribuì alla motorizzazione di massa giapponese. L'auto rappresentò un grande successo nel segmento delle kei car, le auto giapponesi ultracompatte di piccola cilindrata. La Mazda R360 inoltre dette il via ufficiale allo sviluppo del reparto automobilistico portandola a diventare l’azienda che conosciamo oggi.

Raggiungere l'impossibile. Un anno dopo, nel 1961 Mazda firmò un accordo di licenza con la tedesca NSU per sviluppare e produrre i suoi nuovi motori rotativi: si trattava di propulsori rivoluzionari, compatti e leggeri. Gli ingegneri giapponesi riuscirono ad applicare la tecnologia Wankel per realizzare ciò che molti ritenevano impossibile, un motore a combustione che facesse a meno dei pistoni. L’avveniristica Mazda Cosmo Sport 110S nel 1967 divenne così il primo modello di produzione al mondo con motore rotativo.

Dominio rotativo. Iniziava così il lungo binomio che ha visto il motore rotativo Wankel come un marchio di fabbrica della casa giapponese. Mazda nel corso degli anni 70 iniziò a presentare numerosi modelli con questo tipo di propulsore. Tra questi, il più famoso ed apprezzato è la Mazda RX-7, coupé con motore rotativo prodotta che consentì alla Mazda di raggiungere il traguardo dei due milioni di esemplari prodotti con motore rotativo. Mazda dimostrò tutta la sua abilità tecnica nel motorsport, diventando il primo costruttore asiatico a vincere la leggendaria 24 Ore di Le Mans nel 1991: protagonista dell’impresa la Mazda 787B, vettura da competizione spinta da uno speciale motore a quattro rotori. La 787B inoltre fu l'unica vettura con motore rotativo a vincere in questa categoria.

Questione di feeling. Il motore rotativo Mazda ha ispirato la gamma rivoluzionaria di nuovi motori e trasmissioni della piattaforma Skyactiv proposta sui modelli attuali. Alla base del loro sviluppo l’idea di massima efficienza e “Jinba Ittai”, la connessione tra auto e guidatore, come principio comune per tutti i modelli Mazda.

Il milione. Nel 1984 il nome dell’azienda mutava in Mazda Motor Corporation. Intanto la gamma si era consolidata e diversificava: ecco quindi le compatte 323, le medie 626, vere e proprie world car vendute in tutto il mondo. Al vertice le prestigiose 929, a cui si aggiungevano le coupé indicate come MX e le più sportive RX, con motore rotativo. Nella storia del marchio uno dei modelli più apprezzati e conosciuti è la Mazda MX-5 “Miata”, la piccola spider lanciata nel 1989. Leggera, agile e dall’ottimo rapporto qualità prezzo la Mazda MX-5 dopo quattro generazioni resta la roadster più venduta della storia, superando il milione di unità prodotte nel 2016.

Altri 100 di questi anni. A condurre Mazda nel suo cammino tra le pagine della storia dell’auto c’è sempre l'amore per l’innovazione e per la guida: un DNA comune a tutti i modelli della gamma Mazda e che ci auguriamo possa caratterizzare anche i prossimi 100 anni. Un altro secolo di un percorso evolutivo in nome dell’efficienza tecnica e del piacere di guida.

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