300 ALL'ORA: PROMESSA DI MARANELLO - Ruoteclassiche
Cerca
Auto
01/05/2001 | di Redazione Ruoteclassiche
300 ALL’ORA: PROMESSA DI MARANELLO
Non c’era da credere al tachimetro, ma onestamente quella cifra, 300, pareva semplicemente impressionante. Così, da bambino, Roberto Olivo, in vacanza in Liguria, sbirciava dal finestrino e restava a fantasticare. Trecento all’ora! Nessuno avrebbe mai osato tanto, una Ferrari sì, una “250 GT 2+2”.Anche la Jaguar “E”, l’auto di Diabolik, si fermava a quota 280… […]
01/05/2001 | di Redazione Ruoteclassiche

Non c'era da credere al tachimetro, ma onestamente quella cifra, 300, pareva semplicemente impressionante. Così, da bambino, Roberto Olivo, in vacanza in Liguria, sbirciava dal finestrino e restava a fantasticare. Trecento all'ora! Nessuno avrebbe mai osato tanto, una Ferrari sì, una "250 GT 2+2".

Anche la Jaguar "E", l'auto di Diabolik, si fermava a quota 280… È stato un po' questo ricordo, tanti anni dopo, a far scattare la molla di possederne una. Ma di quale colore innanzitutto? Non se ne trovavano in giro molte di "2+2", anche se era stato un modello di successo, il primo a superare, pure se di pochissimo, la soglia fatidica dei mille esemplari. Questo era rosso con gli interni neri, ma a Roberto sembrava proprio una livrea da "vorrei ma non posso". Non posso cioè permettermi una Ferrari ancora più sportiva…Così, dovendo procedere a un attento restauro, la scelta è caduta sul Blu notte metallizzato, quello amato dall'armatore greco Aristotele Onassis. Gli interni invece sono diventati in cuoio chiaro naturale, dopo aver controllato fotografie d'epoca ed esemplari non restaurati. Il motore no, nessun intervento sul dodici cilindri dalla magica sinfonia: a rimetterlo in sesto aveva già pensato il precedente proprietario. Meglio così, perché porre mano a un motore Ferrari sarebbe stata un'impresa dai costi faraonici.
A bordo si è avvolti dalla magia della pelle Connolly, lo sguardo corre su pomelli eleganti e raffinati strumenti. Finché è ferma, la "250 GT 2+2" ha atmosfere britanniche, da Rolls Royce o da Jaguar. Ma, una volta in moto, il motore, dal suono possente come un acuto di Pavarotti, parla decisamente italiano. La sensazione, a parte quel 300 sul tachimetro, è di andare forte anche a bassa velocità. Colpa del suono inebriante, di una certa rigidità, di reazioni nervose dal ponte rigido posteriore. Ma la tenuta di strada, accelerando, è incredibile, nonostante una certa tendenza al sottosterzo. Una Ferrari per famiglia, questa "2+2", ma pur sempre una Ferrari… Il motore gira che è un piacere, nemmeno nel traffico ha appannamenti. Solo la frizione, a caldo, tende un poco a strappare, ma non c'è nulla da fare, è così e basta. I freni sono più che buoni, il cambio è preciso negli innesti anche senza la classica griglia di selezione. Chi l'avrebbe mai immaginato?

TAGS ferrari
COMMENTI
In edicola
Segui la passione
Aprile 2024
Protagonista della copertina di aprile è l'ultima De Tomaso Pantera costruita. Regina è la Mercedes 500/540 K, poi vi presentiamo l'unica Porsche 917 stradale allestita dalla Casa, la più sportiva delle Alfa Romeo 155, la Turbo Q4 e il Test a test fra Mitsubishi 3000 GT e Toyota Supra
Scopri di più >