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350! VADO AL MASSIMO

Una velocità eccezionale per un giornalista. Ma trent’anni fa, a Le Mans, macchine come questa toccavano regolarmente i 390 km/h. Non era facile: le vetture accusavano infatti problemi di stabilità in rettilineo. La potenza è impressionante, però le reazioni sono sempre prevedibili.

Quindici vittorie, incluse due 24 Ore di Le Mans e due titoli mondiali marche consecutivi. E soprattutto una linea avveniristica che da sola riassume potenza, efficienza, perfezione. È questa la Porsche “917K” Sport Prototipo che incontriamo sulla pista di Willow Springs, in California.

L’esemplare viene acquistato alla fine della stagione 1971 dal milionario e importatore americano Vasek Polak per 8000 marchi tedeschi. Dopo la morte di Polak, nel 1997, viene restaurato dalla vecchia factory del meccanico Gustav Nietsche, senza intaccare la preziosa “patina” originale. Entriamo a fatica nell’abitacolo, così basso e soffocante che mette a disagio.

Il telaio tubolare, rivestito in fibra di vetro, è a vista, come i portafusibili, i transistor e i relè, posti sul pianale per una più facile sostituzione. Sul cruscotto, rivestito in feltro nero, spicca il contagiri VDO, circondato da spie che indicano il livello del carburante, l’usura delle pastiglie freno, la tensione e l’insufficiente pressione olio motore.

Il sedile molto inclinato costringe a una postura innaturale e i pedali, ben distanziati, sono laggiù in fondo, davanti all’asse anteriore: una posizione cui si è costretti dalla lunghezza del 12 cilindri boxer disposto al centro in senso longitudinale. Infilato il casco, siamo costretti a tenere la testa reclinata per via della curvatura del tetto.

La prima marcia è molto lunga e ci porta a 110 all’ora. “Tirando” forte, l’abitacolo viene invaso da un rumore assordante. Con 630 CV l’accelerazione è davvero impressionante (da 0 a 160 km/h in 5,5 secondi) e questi rettilinei sono troppo corti per un’auto che potrebbe superare i 350 all’ora. Il cambio evidenzia qualche problema di manovrabilità e lo sterzo richiede un grande sforzo. Il controllo della vettura si mantiene con facilità e i freni sono efficaci e resistenti.

Motore 12 cilindri boxer – Alesaggio 86,8 mm – Corsa 70,4 mm – 4998 cm³ – Potenza 630 CV a 8300 giri/min – Coppia 60 kgm a 6500 giri/min – Rapporto di compressione 10,5:1 – Due alberi a camme in testa per bancata – Raffreddamento ad aria – Capacità serbatoio lubrificante 20 litri – Iniezione con pompa Bosch a 12 corpi.
Corpo vettura Coupé Sport Prototipo – Telaio tubolare (peso 47 kg) – Carrozzeria in fibra di vetro e fibra di carbonio – Sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti – Bracci trasversali – Molle elicoidali – Barre trasversali – Ammortizzatori telescopici – Freni a disco a doppio circuito – Sterzo a cremagliera – Serbatoio carburante da 120 litri.
Trasmissione Motore centrale, trazione posteriore – Cambio a 4 o 5 marce sincronizzate – Differenziale autobloccante – Pneumatici anteriori R125 9.0-24.0-15, posteriore R125 14.5-26.0-15.
Dimensioni e peso Passo 2300 mm – Carreggiata anteriore 1525 mm – Carreggiata posteriore 1535 mm – Lunghezza 4290 mm – Larghezza 2035 mm – Altezza 920 mm – Peso a vuoto 800 kg.
Prestazioni Velocità 350 km/h circa (390 con “coda lunga”) – Consumo medio 50-55 litri/100 km.

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Categorie: Auto
Tags: porsche
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