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500 Spiaggina, la Fiat e Lapo ci ricascano

Fiat rispolvera la denominazione “Spiaggina” e lancia una serie limitata che s’ispira a una versione simbolo della popolarissima utilitaria della Casa torinese, la 500 Jolly Spiaggina del 1958. E Lapo Elkann, nel suo atelier milanese di Piazzale Accursio…

Estate 1958, Capri. In mezzo ai panfili principeschi ormeggiati al porto sbuca un’automobile piccolissima. Confezionata dalla carrozzeria Ghia di Torino, sembra un confetto: è la 500 Jolly, al secolo Spiaggina, edizione marinaresca del mitico “cinquino” che aveva visto la luce esattamente un anno prima, il 4 luglio 1957.

Sessantun anni di 500, ieri, e sessanta di Spiaggina. Un doppio anniversario che Fiat ha voluto celebrare degnamente, presentando la nuova 500 “Spiaggina ’58”, vettura-tributo all’iconica progenitrice che resta legata a doppio filo con il progetto originario. “Pur essendo basata su un progetto moderno e in continua evoluzione come quello della 500 dei giorni nostri – spiega Luca Napolitano, responsabile dei brand Fiat e Abarth per la regione EMEA -, la vettura riprende fedelmente lo spirito del modello originale”.

La dolce vita. Un’attitudine, un modo di vivere e di essere che caratterizza il popolo italiano e che tutto il mondo ci invidia. Metafora di questa filosofia di vita, a cavallo degli anni 50 e 60, è anche l’automobile: in mezzo alle utilitarie e alle auto da famiglia che cominciano a invadere le città, spuntano modelli più sfiziosi, espressamente rivolti a un pubblico in cerca di un mezzo per il tempo libero e il divertimento. È in questo contesto che la Fiat decide di trasformare la 500 affidando il progetto a Ghia, uno dei più illustri maestri carrozzieri italiani. Le portiere scompaiono, due coppie di tubi cromati ornano la scocca sia sulle fiancate sia sulla parte superiore, dove si aggancia una pratica tendina parasole. 

Edizione limitata. Sessant’anni dopo, la Fiat ci ricasca. E tira fuori l’ennesimo coniglio dal cilindro. “Si tratta di un marchio nel marchio”, prosegue Napolitano, “la 500 è da 11 anni sinonimo di italianità nel mondo tanto quanto il modello degli anni 50. Di Spiaggina ’58 ne verranno costruite 1958, come l’anno in cui fu presentata”. Andranno a ruba? “Non ho dubbi al riguardo”, conclude il manager, “è l’esclusività fatta auto. E riporterà indietro nel tempo chi si metterà al volante”.

Lo zampino di Lapo. Tra i più illustri estimatori della 500, e tra coloro che hanno spinto con non poca lungimiranza, negli anni 2000, per un rilancio del modello, c’è Lapo Elkann. Che ieri nel suo atelier di Garage Italia Custom, a Milano, ha svelato la sua interpretazione di Spiaggina. Che, rispetto alla versione marchiata Fiat, riprende in maniera più netta i contenuti stilistici della versione originale. “Volevo qualcosa di più, non mi bastava ispirarmi soltanto allo spirito della Spiaggina”, chiosa Lapo. “Ho rimosso completamente il tetto (a parte il roll-bar centrale, ndr) prendendo le distanze dalla Cabrio su cui si basa il modello Fiat”. Per ora è una showcar, ma il passo alla messa in produzione sarà brevissimo. Parola di Lapo: “I clienti potranno personalizzarla all’infinito. Volendo, potranno anche far rimuovere il parabrezza e installare un deflettore di tipo nautico. Non male, vero?”.

 

 

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