La Saab 93 venne lanciata l'1 dicembre 1955 come evoluzione della 92 con l’obiettivo di offrire una compatta più moderna, performante e affidabile. Il designer Sixten Sason svolse ancora una volta un ruolo fondamentale nel definire le forme della nuova nata: la 93 presentava, infatti, parafanghi anteriori ridisegnati, nuovo cofano e paraurti aggiornati. Tanti piccoli, ma incisivi, interventi con l’intento di non stravolgere il distintivo ed efficiente design del modello 92.
Evolvere senza stravolgere
Tra gli aggiornamenti quello più evidente riguardò la nuova griglia anteriore, adesso verticale e accompagnata lateralmente da due ingressi orizzontali impreziositi da fregi cromati; un’immagine nuova che divenne firma del modello per molti anni. Sostanzialmente invariata la filante carrozzeria e la coda affusolata. L’abitacolo rimase raccolto quanto funzionale, senza eccessi, in piena coerenza con lo spirito scandinavo e in continuità con la 92.
Nuova tecnica
Sotto il cofano venne installata la nuova unità a tre cilindri, due tempi da 748 cm3 che erogava 33 CV, accostata a un inedito cambio tre marce con prima non sincronizzata; caratteristiche tecniche più che sufficienti per una vettura leggera e bilanciata (810 kg). Nel 1957 Saab introdusse sul modello le cinture di sicurezza opzionali per il mercato svedese, il tetto apribile e il sistema “Saxomat” che dava la possibilità di cambiare marcia passando dalla seconda alla terza senza l’uso della frizione.
Perfezionamento continuo
Per il 1958 venne lanciata l’evoluzione Saab 93B, riconoscibile in particolare per il parabrezza senza telaietto centrale e gli indicatori di direzione nella parte inferiore dei parafanghi. Nel 1960 fu la volta della 93F, che portava in dote le portiere incernierate anteriormente: questa fu la serie che accompagnò la Saab 93 nell’ultimo anno di produzione. Una versione curiosa e poco conosciuta venne lanciata nel 1958 al Salone di New York con il nome di “Gran Turismo 750”, modello sportivo e lussuoso per il mercato statunitense (la 93 fu la prima Saab esportata negli USA). Aveva due carburatori e motore portato a 50 CV: un kit dedicato permetteva di accrescerlo a 55 CV generando la GT 750 Super. Se all’interno vantava una nuova strumentazione con indicatori circolari e volante di legno con razze di alluminio, all’esterno sfoggiava doppi proiettori, specchietti retrovisori, profili ed emblemi “GT 750” cromati.
I successi nelle corse
Nella sua carriera la Saab 93 si distinse nei rally: leggera, con trazione anteriore e tenuta eccellente, ottenne vittorie con Erik Carlsson nel 1957 al Rally dei 1000 Laghi, Rally di Svezia e Germania nel 1959, oltre ai piazzamenti al Monte Carlo, consolidando la reputazione di Saab come marchio affidabile e sportivo.