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01/06/2010 | di Redazione Ruoteclassiche
A BRESCIA L’AUTO È “DIVA”
Niente auto d’epoca dei soliti stravisti modelli, ammassate in un capannone tra banchetti di ricambisti e spazi dei club arrangiati in qualche modo: “Diva”, aperto a Brescia nel weekend del 1° maggio, ha tenuto fede al nome di Salone Internazionale di Auto Classiche e Sportive. Automobili d’eccezione, disposte con elegante sobrietà nel salotto buono di […]
01/06/2010 | di Redazione Ruoteclassiche

Niente auto d'epoca dei soliti stravisti modelli, ammassate in un capannone tra banchetti di ricambisti e spazi dei club arrangiati in qualche modo: "Diva", aperto a Brescia nel weekend del 1° maggio, ha tenuto fede al nome di Salone Internazionale di Auto Classiche e Sportive. Automobili d'eccezione, disposte con elegante sobrietà nel salotto buono di Brixia Expo, in un mix di esemplari che hanno scritto la storia dell'automobilismo di ogni epoca.

La prima edizione di "Diva", dal gusto più britannico che italiano, ha rappresentato un'autentica sorpresa per i visitatori, che non si attendevano una proposta così raffinata e variegata. Non a caso gli organizzatori hanno scelto Brescia, considerata la capitale del motorismo storico, per presentare una nuova formula espositiva: con un progetto privo di barriere e spazi diversificati per genere ed epoca, che formavano un collage riservato ad autentici intenditori. A pochi metri dalla rassegna "Le Sport Italiane alla Mille Miglia" destava sensazione un modernissimo coupé fastback commissionato in esemplare unico all'Aston Martin da un facoltoso appassionato.

Semplicemente girando lo sguardo, si passava dalla decina di automobili costruite tra il 1897 e il 1920 a una selezione di modelli Ferrari da corsa degli anni 50 e 60, ai motoscafi Riva "Aquarama", ai gokart di Ayrton Senna, oppure ai cimeli dei musei Mille Miglia e Nuvolari (compresa l'Alfa "Tipo C" con la quale "Nivola" vinse nel 1936 la Coppa Vanderbilt). Nell'anno del centenario, il museo Alfa Romeo ha portato a Brescia alcune delle sue più esclusive ospiti, come la "159" (l'"Alfetta") di F.1, con cui Juan Manuel Fangio si aggiudicò il campionato del mondo di F.1 1951. Presenti anche la "Carabo" Bertone del 1968 e una decina di altre vetture.

L'Automobile Club di Brescia, oltre alla "Balilla" utilizzata da Renzo Castagneto per le perlustrazioni del percorso della Mille Miglia, ha presentato una rassegna storica di tutte le gare bresciane dal 1898 ad oggi.

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