Il nuovo anno è denso di anniversari importanti per il Gruppo BMW, dai primi 100 anni del motore bicilindrico Boxer alla prima roadster presentata nel 1930, fino al trionfo della Mille Miglia del 1940.
Dietro ogni fatto storico che contribuisce a costruire un marchio di prestigio c’è sempre una storia affascinante di persone, tecnologia, creatività e coraggio. I 104 anni del Gruppo BMW non fanno eccezione. È difficile dire quale degli anniversari che festeggerà nel 2020 sia il più importante, anche se in un certo modo sono concatenati fra loro. Per non sbagliare, andiamo in ordine cronologico partendo dalle moto.
Boxer a 2 ruote. Il primo degli anniversari BMW, riguarda i cento anni fa del motore Boxer, il biglietto d’ingresso della Bayerische Motoren Werke nel mondo della motocicletta. Merito di Martin Stolle, un giovane e talentuoso ingegnere del reparto ricerca e sviluppo che al motore della sua inglesissima Douglas si ispirò per disegnarlo. I motori a cilindri contrapposti esistevano già ed erano chiamati Boxer perché il loro funzionamento ricordava l’alternanza dei pugni di due pugilatori. Dopo la Prima guerra mondiale, a BMW e le altre aziende meccaniche tedesche fu preclusa la produzione aeronautica. Restarono a galla diversificando fra camion, trattori, barche. E moto, appunto. A partire dal 1920 quando Stolle aveva appena 34 anni, il motore Boxer fu venduto sotto la ragione sociale Bayern Kleinmotor a piccoli costruttori tedeschi come Helios, Bison, SMW, Corona, Hoco. La moto che ebbe maggior successo fu però la KR 1 della Victoria-Werke, con oltre mille esemplari venduti. Due anni dopo il lancio del bestseller, Martin Stolle decise di svilupparlo e nel settembre del 1923 fu presentata la prima BMW R 32, la prima moto con l’Elica sul serbatoio.
Da cosa nasce cosa. In quegli anni le BMW cominciarono a correre nelle gare motociclistiche principali del Paese. Uno sport decisamente pericoloso: per questa ragione, nel 1930 il padre del giovane ingegnere Robert Kohlrausch regalò al figlio un’auto sportiva, sulla quale avrebbe inaugurato una rispettabile carriera sportiva. Nel 2020, tra i numerosi anniversari BMW, ricorre infatti il 90° anniversario della prima corsa di Kohlrausch, il 15 giugno 1930 al Kesselberg dove vinse subito nella classe 750 cc. L’auto che guidava era la prima roadster BMW, uscita da appena un anno. I 18 cv della 3/15 PS DA 3 “Type Wartburg” volavano grazie al peso di appena 400 kg. “Bobby” Kohlrausch fu il primo pilota a trarne il massimo inanellando una serie di vittorie, 27, in appena tre anni a livello nazionale e internazionale. Le roadster BMW che succedettero alla “Type Wartburg”, la 315/1, la 319/1 e più tardi la 328 proseguirono la sua scia di successi. Quest'anno si celebra anche il 65° anniversario della Bmw 507, presentata nel 1955, partecipò alle gare Sport, ma il grande fascino di questa “dream car” deriva più dall’appeal estetico, che dai risultati.
Esordio vincente. A proposito della 328: anche questa roadster vinse alla prima gara. Accadde all’Eifel nel 1936, sul circuito del vecchio Nürburgring. Fu la più veloce nella classe due litri. Quattro anni dopo, l’auto fu schierata a Brescia alla partenza della Mille Miglia. Una giornata destinata a entrare nel libro d’oro delle corse della Casa bavarese. BMW aveva già ottenuto una vittoria di classe nel 1938, ma stavolta si puntava al primato assoluto. Nel ’40 alla linea di partenza di Brescia furono schierate tre 328 “scoperte” e due berlinette carrozzate in versione aerodinamica dalla Touring. Come Nuvolari e Varzi, anche due giovani piloti della BMW, Von Hanstein e Bäumer, avevano cominciato dalle moto: il primo aveva già vinto sulla 3/15 PS DA 3 Type Wartburg, mentre von Hanstein era diventato campione tedesco in salita nel 1938.
Vittoria bianco blu. Ad 80 anni di distanza, tra gli anniversari Bmw ricordiamo l' importante vittoria del 28 aprile 1940, quando le 328 berlinette presero la testa della Mille Miglia fin dall’inizio, nell’edizione che prevedeva 9 giri di un circuito fra Brescia, Mantova e Cremona. Dopo il ritiro della “gemella”, fu la 328 di Von Hanstein e Bäumer tagliare il traguardo di Brescia per prima. La concorrenza delle Alfa Romeo era agguerritissima, ma il ritmo dei due piloti tedeschi concesse nulla. Quando Bäumer tagliò il traguardo, la BMW coupé aveva più di un quarto d’ora di vantaggio sulla 6C 2500 SS di Nino Farina e Paride Mambelli. A completare il trionfo, sul terzo gradino del podio salì un’altra BMW, la 328 spider di Bruder/Roese, mentre le altre si classificarono quinta e sesta.