Fiat Ritmo Abarth: ritmo diabolico - Ruoteclassiche
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26/07/2020 | di Giancarlo Gnepo Kla
Fiat Ritmo Abarth: ritmo diabolico
La Fiat Ritmo Abarth era la compatta sportiva che mancava nella gamma Fiat di fine anni 70: pratica, veloce e piacevole da guidare ebbe un successo immediato.
26/07/2020 | di Giancarlo Gnepo Kla

Le Fiat Ritmo Abarth sono piuttosto ricercate ultimamente: di buone ne sono rimaste poche, gran parte sono finite allo sfascio dopo estenuanti imprese sportive o per le varie campagne di rottamazione. (argh!) Prodotta in due serie, continua a far parlare di sé per il riuscito mix tra praticità, costi, performance e non ultimo un marchio, quello Abarth che parla dritto al cuore degli amanti della sportività.

Lo dico con buona pace dei più intransigenti: se nel 1976 non ci fosse stata la Golf GTI, probabilmente non saremmo qui a parlare di nessuna Ritmo Abarth. Ma procediamo con ordine, nel 1978 viene lanciata la nuova compatta Fiat Ritmo; tuttavia mancava un modello giovanile e dal temperamento vivace che colmasse il divario tra la Fiat 127 Sport e la 131 Racing. Ma soltanto nel 1981 i tecnici Fiat corsero ai ripari presentando la prima versione “pepata” della Fiat Ritmo, equipaggiata con il noto bialbero Fiat da 1585 cc e 105 cv: nasce la Fiat Ritmo 105 TC, l’erede spirituale dell’apprezzatissima 128 Sport.

Voglia di sprint. La nuova Ritmo 105 TC (Twin Cam) strizzava l’occhio a una clientela giovane e sportiva che non voleva rinunciare ai 5 posti e alla comodità del portellone posteriore. Proposta solo con carrozzeria 3 porte, si distingueva dalle altre Ritmo per un kit estetico dedicato composto da: spoiler anteriore, passaruota con bordature in plastica, fari supplementari, montanti neri, filettatura rossa attorno alla carrozzeria, cerchi e gomme maggiorati. All’interno completava il corredo una strumentazione più completa e con caratteri in rosso, sedili più avvolgenti con poggiatesta e volante sportivo a tre razze. Lo stemma era quello della Fiat coronato d’alloro tipico dei modelli più giovanili e performanti della gamma.

Ah ma è Abarth!
Di lì a poco arriva la svolta con la Fiat Ritmo 125 TC Abarth. Partendo dal noto 2 litri Fiat anche questo con distribuzione bialbero, i tecnici Abarth misero a punto un propulsore dedicato, modificando diversi componenti come: assi a camme, pistoni, collettori in acciaio e dotandolo di un nuovo sistema di accensione elettronica (la Digiplex sviluppata da Magneti Marelli). Abarth sviluppò anche un nuovo avantreno derivato da quello usato per le Ritmo preparate per i rally, che veniva spedito insieme al motore nell’impianto di Rivalta (To) dove avveniva l’assemblaggio della prima tra le Ritmo Abarth. Il cambio era invece un 5 marce fornito dalla ZF. In poco tempo la Fiat Ritmo 125 TC Abarth finì per eclissare la 105 TC, forte anche di finiture più curate e un kit estetico più vistoso e una riduzione di peso: quasi 50 kg in meno. Il particolare spoiler posteriore, alla base del lunotto la targhetta Abarth e gli adesivi (opzionali) fecero il resto tra gli appassionati al Bar dello Sport…

Arriva la 130. Nel 1983 venne presentata la seconda serie della Fiat Ritmo: nuova la fanaleria anteriore con doppi proiettori circolari, mascherina a lamelle e indicatori di direzione spostati agli angoli del frontale. Completamente rivista anche la fanaleria posteriore, di dimensioni più generose. Questi aggiornamenti vengono adottati anche dalla sportivetta della gamma, la Ritmo 105 TC. La Ritmo125 TC Abarth, uscì di produzione sostituita dalla più potente “130” che portava in dote i nuovi aggiornamenti stilistici. Esteticamente solo la presenza del marchio Abarth, ruote più larghe e i deflettori consentivano di distinguere i due modelli. La Fiat Ritmo 130 TC Abarth guadagnava non solo 5 CV, ottenuti con l’adozione di un carburatore a doppio corpo, ma anche una serie di migliorie che ne miglioravano il comportamento su strada: sospensioni ritarate e una ricalibrazione dell’impianto frenante che prevedeva i dischi anteriori autoventilati. Tuttavia su alcuni mercati venne ancora commercializzata la Ritmo 125 TC Abarth con le modifiche estetiche della 130.

Fino alla fine. La globale precisione di guida, i motori che già in configurazione standard partivano con sonorità da cronoscalata e un cambio corto e preciso rendevano le Fiat Ritmo Abarth delle valide vetture per gareggiare nei rally: tanto per chi iniziava che per chi era già un asso del volante. Uno tra tutti Attilio Bettega che gareggiò nel Gr.2 e nel Gruppo A con le Ritmo Abarth. Con il leggero lifting della gamma Ritmo nel 1985, la Ritmo 105 TC venne rimpiazzata dalla 100S, ugualmente brillante e con un’ottima dotazione di serie. Era chiaro che la clientela pìù smaliziata ed esigente dal punto di vista tecnico puntava subito alle versioni Abarth, con la Fiat 130 TC Abarth che rimase in vendita fino al 1988, ultimo anno di produzione della Ritmo. Chissà perché…

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