Edoardo Bellini e Roberto Tiberti a bordo di una Fiat 508C conquistano la vittoria della 33ª edizione della Winter Marathon, conclusasi nella notte di venerdì 15 gennaio in Piazza Righi a Madonna di Campiglio.
Alle ore 23 l’equipaggio Bellini-Tiberti ha tagliato il traguardo della Winter Marathon 2021. I vincitori hanno conquistato una vittoria meritatissima portando in trionfo i colori della Scuderia Franciacorta Motori, dominando una gara resa impegnativa dalle temperature particolarmente rigide: la neve ha accompagnato lo svolgersi della manifestazione, rendendo il percorso al contempo affascinante e insidioso. Tutto ciò non ha impedito a Bellini e Tiberti di imporsi nella competizione, precedendo Alberto Aliverti e Stefano Valente su un’analoga Fiat 508 C del 1937. Il podio è stato completato da Fabio e Marco Salvinelli della Scuderia Classic Team a bordo di una Fiat 1100/103 del 1954.
La gara. L’evento è iniziato giovedì 14 gennaio, con le verifiche in Pizzale Brenta mentre in serata la competizione ha impegnato i concorrenti nella prima tappa: 90 km attraverso la Val di Sole con partenza e arrivo in Piazza Righi a Campiglio. A metà del percorso, sosta per la cena presso il Ristorante La Baracca, con la consegna di dinner box, consumati all’esterno della struttura come predisposto dagli attuali DPCM. Fuochi e bracieri hanno tenuto al caldo gli equipaggi prima di ripartire. Al termine della tappa, Bellini e Tiberti erano già in testa alla classifica dimostrando tutta la loro grinta. Alle ore 11 di venerdì 15 gennaio Piazza Righi ha visto la partenza della Tappa 2, con gli equipaggi annunciati dall’inconfondibile Guido Schittone. Le vetture hanno attraversato la Val Rendena e il passo Duron (m. 1000), verso Molveno per il Controllo Orario. Intanto le autorità locali, intorno alle ore 12.00 confermavano la riapertura dei passi Pordoi e Gardena, chiusi dal giorno prima per il vento forte e il pericolo valanghe. In caso contrario si sarebbe prospettato l’inevitabile annullamento di 11 prove cronometrate e di due prove di media. Dopo aver raggiunto Molveno, alle 13.00 gli equipaggi sono ripartiti in direzione di Andalo, Spormaggiore e Mezzocorona prima dell’arrivo al Safety Park alle 15.00.
Ultime fatiche. Il Safety Park, moderno centro di guida sicura a sud di Bolzano, ha ospitato sei spettacolari prove prima che la carovana si dirigesse verso i passi Nigra e Costalunga, con la disputa di nuove prove cronometrate e di media, rese difficoltose dalla neve che ricopriva il manto stradale. Giunti a Mazzin per il successivo Controllo Orario, gli equipaggi hanno affrontato la tratta più impegnativa del percorso con il valico di tre passi Pordoi (m. 2239), Campolongo (m. 1875) e Gardena (m. 2121). Per la cena, sosta allo Chalet Gerard dove i concorrenti hanno apprezzato i piatti tipici locali. Qui è iniziata l’ultima parte della gara, che ha riportato gli equipaggi a Bolzano, dopo aver valicato i passi: Pinei (m. 1437), Castelrotto, Fiè allo Sciliar e successivamente il passo Mendola che ha visto le ultime prove cronometrate prima del rientro a Campiglio attraverso la Val di Non, dove si è svolta l’ultima prova di media, sulla salita da Folgarida verso passo Campo Carlo Magno.
Gli altri risultati. Bellini e Tiberti hanno conquistato così il loro primo successo alla Winter Marathon, dopo il secondo posto nell’edizione del 2020, davanti ad Aliverti-Valente e Salvinelli-Salvinelli (quarti nel 2020). Quarto posto per Roversi-Bellini (Fiat 1100/103, 1954); seguono Sala-Cioffi (Lancia Aprilia, 1937); sesti Bonetti-Lanzini (Alfa Romeo 2000 Spider Veloce, 1971), settima posizione per Gatta-Maffina (Lancia Ardea, 1941), ottavo posto per Gennaro-Ferrara (Fiat 1100/103, 1954), nono per Bisi-Cattivelli (Porsche 356 B Coupé, 1963) e Pedrali-Finardi (MG B GT, 1968) a chiudare la top ten.
Al primo posto fra gli equipaggi stranieri troviamo gli svizzeri Ferruccio e Carlo Nessi su Morris Mini Cooper S Mk I del 1965, alla loro prima esperienza in questa competizione. A seguire, gli equipaggi composti da Rudolf Hug e Peter Gerber, a bordo di una Volvo PV544 del 1965 e Daniele Perfetti con Ronnie Kessel, su Lancia Fulvia Sport 1.3 del 1967.
Tra i famosi, l’amatissimo Miki Biasion che, ha gareggiato a bordo di un’Alfa Romeo 1750 GT Veloce del 1968, concludendo al 62° posto assoluto. L'ex Campione del Mondo è stato preceduto al 44° da Davide Valsecchi, noto presentatore di SKY Sport F1, su Fiat 124 Abarth Rally del 1973. Fra le scuderie, ha trionfato la Franciacorta Motori che ha preceduto Brescia Corse, 3T, Auto e Moto d'Epoca. Dando uno sguardo alla speciale classifica dei piloti under 30, il primato è andato all'equipaggio bresciano Bonomi-Bossini su Porsche 356 Speedster del 1955, davanti a Foresti-Sacco (Porsche 356 C Coupé del 1964) e Mion-Lonardi (Porsche 911 T 2.4 del 1972).
Sfide sul laghetto ghiacciato. Sabato 16 gennaio sul lago ghiacciato di Madonna di Campiglio, la manifestazione è ripresa con i due trofei fuori classifica, riservati rispettivamente alle prime 8 vetture Porsche e ai primi 32 classificati della Winter Marathon. Il Trofeo Centro Porsche Brescia, nella sua prima edizione ha visto il successo dell'equipaggio piacentino composto da Giovanni Pighi e Luigi Callegari su Porsche 356 B Roadster del 1961, che in finale ha prevalso sulla 356 SC Coupé del 1963 di Sergio Mazzoleni ed Edrisio Carrara. In terza posizione Mauro Argenti e Roberta Amorosa su 911 T 2.2 del 1969. Un altro equipaggio piacentino è stato protagonista della 5ª edizione del Trofeo Eberhard, conclusosi con la vittoria di Massimo Bisi e Claudio Cattivelli su una Porsche 356 B Coupé del 1963. Nella finalissima, con un tempo di 52".02 la Porsche 356 B ha avuto la meglio sulla Fiat 508 C del 1937 di Alberto Aliverti (vincitore delle edizioni 2015 e 2017 della Winter Marathon) e Stefano Valente, che seguono con un tempo di 52".08.
Il podio del Trofeo Eberhard è stato completato con la Lancia Aprilia del 1937 di Ezio Sala e Gianluca Cioffi, che in finale ha preceduto la Fiat 1100/103 del 1954 di Fabio e Marco Salvinelli.
I premi in palio. L'edizione 2021 della Winter Marathon si è conclusa sul lago ghiacciato con la premiazione e la consegna dei trofei e dei premi speciali riservati agli equipaggi migliori. Eberhard si conferma main sponsor e timekeeper dell’evento e perciò è stato l'ex Campione del Mondo Rally Miki Biasion, in qualità di brand ambassador a consegnare un orologio Eberhard della collezione Tazio Nuvolari all’equipaggio vincitore del Trofeo Eberhard e due cronografi della collezione Champion V ai vincitori assoluti della Winther Marathon, Edoardo Bellini e Roberto Tiberti.
Nelle prove di media Peli e Donà hanno conquistato la prima posizione su Porsche 911 L del 1968, a loro sono andati due trofei e altrettante felpe Martini Racing. I premi sono stati consegnati da Anna Andreussi, navigatrice pluricampionessa italiana di rally e testimonial Sparco per l'evento.