Abarth 1000 SP, una one-off omaggia la leggendaria Sport Prototipo anni 60 - Ruoteclassiche
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15/05/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla
Abarth 1000 SP, una one-off omaggia la leggendaria Sport Prototipo anni 60
Nel 1966, l'Abarth 1000 SP trionfava al Nürburgring, 55 anni dopo debutta una one-off celebrativa. Ecco le specifiche del modello.
15/05/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla

L’Abarth la 1000 SP è una vettura Sport Prototipo sviluppata negli anni 60 e realizzata sotto la direzione tecnica del progettista Mario Colucci. Leggera e potente, la 1000 SP si aggiudicò importanti vittorie, a partire da quella ottenuta nella sua classe alla 500 km del Nürburgring del '66. Oggi la mitica 1000 SP rivive sotto le spoglie di un’inedita one-off realizzata dal Centro Stile Fiat-Abarth.

Settembre 1966, la piccola Abarth 1000 svettava nella categoria per auto fino a 1.000 cc alla 500 km del Nürburgring. L’ennesima vittoria targata Abarth che consolidava il prestigio e la buona fama delle formidabili vetture della Casa dello Scorpione.
La Abarth 1000 nacque dalla collaborazione tra la Casa torinese e l’Ing. Mario Colucci, un progettista milanese che si era distinto sul finire degli anni 50 durante un progetto congiunto tra Alfa Romeo e Abarth. A distanza di oltre mezzo secolo, il nome 1000 SP torna sulla scena, accompagnando l’interessante showcar messa a punto dal Centro Stile Fiat Abarth: un prototipo che rende omaggio al modello d’antan con le sue linee essenziali e non solo.

Milano chiama Torino risponde. Il sodalizio tra Milano e Torino si concretizzò nel 1958, con la produzione dell’Alfa Romeo Abarth 1000 derivata dalla preesistente Abarth 1000. Si trattava di una coupé compatta equipaggiata con un motore a quattro cilindri, opportunamente rivisto e ridotto nella cubatura, sviluppato a partire dall’unità montata sulla Giulietta Sprint Veloce. Come gran parte delle auto sportive e da competizione del periodo, anche il prototipo Abarth avrebbe adottato un telaio tubolare. La vettura venne poi vestita con una carrozzeria firmata Bertone su disegno di Franco Scaglione. Il prototipo restò un esemplare unico, ma al termine della collaborazione Abarth rimase positivamente colpito dall’inventiva di Colucci, che venne assunto come Direttore Tecnico dell’Abarth.

Nata per vincere. Nel 1966, Colucci seguì lo sviluppo della nuova Abarth 1000 SP. Il nome indicava i tratti salienti del nuovo progetto: anche in questo caso 1000 si riferiva alla cilindrata del motore, questa volta derivato da quello della Fiat 600, mentre SP era l’acronimo di Sport Prototipo, la categoria in cui la vettura avrebbe corso. Quella delle Sport Prototipo era una tipologia di vetture a ruote coperte realizzate in piccola serie per partecipare alle competizioni, su circuito e in salita. A Carlo Abarth, in realtà non interessava partecipare, la 1000 SP doveva eccellere sia nelle brevi corse in salita sia nelle gare di endurance, entrambe discipline in cui lo Scorpione si era guadagnato una solida reputazione e un ricchissimo palmares sportivo.

Pietra miliare. L’Abarth 1000 SP si caratterizzava per la scocca bassa, dalle linee semplici e filanti. Leggera e potente si impose subito nel panorama agonistico e conquistò importanti vittorie a livello nazionale ed internazionale, culminate con il grande successo alla 500 km del Nürburgring del 1966. L’ingegner Colucci portava a compimento la sua concezione di vettura da corsa con telaio tubolare, una ricetta che si rivelò vincente sin dal suo debutto in Abarth, nel '58, con l’Alfa Romeo Abarth 1000.
Ad oltre mezzo secolo dalla sua fortunata presentazione, la 1000 SP rappresenta una pietra miliare nella storia Abarth, per lo stile, le prestazioni e l’importante pedigree sportivo che ha consentito a questo modello di elevare ancor di più il prestigio della Casa dello Scorpione nell’ambito del motorismo sportivo.

Omaggio alla leggerezza.La silhouette della 1000 SP ha segnato un passaggio fondamentale nella storia dello Scorpione e, nel 2009, ha ispirato i designer del Centro Stile Fiat e Abarth, che erano alla ricerca di nuove soluzioni per allargare la gamma Abarth. Ne è nata una reinterpretazione contemporanea della leggendaria Sport Prototipo anni 60: una sportiva compatta, dalle linee essenziali e accattivanti.
L’idea di una vettura leggera e dall’eccellente rapporto peso/potenza divenne la base di due progetti distinti, sviluppati in parallelo. Il primo è quello per la nuova Abarth 1000 SP, mentre il secondo riguarda un modello che avrebbe perpetuato la tradizione delle sportive più prestanti ed emozionali marchiate Alfa Romeo: la 4C. Dopo i consensi ottenuti dalla showcar presentata nel 2011, due anni dopo, l’Alfa Romeo 4C raggiunse la fase produttiva, mentre il progetto della 1000 SP è rimasto in sospeso. Nel 2021, partendo dalle matematiche del prototipo immaginato nel 2009, il concept SP viene ripreso ed è diventato finalmente realtà dopo un accurato processo di remastering. Oggi come allora, il concettodella leggerezza viene perpetuato con sia l’eccellente rapporto peso/potenza e sia con le linee ed i volumi essenziali. Ciò consente alla showcar odierna di riallacciarsi direttamente ai principi che negli anni 60 hanno ispirato Colucci e il team Abarth per la creazione della sua antesignana.

Lo stile.Il tributo all’Abarth 1000 SP lascia intuire abbastanza chiaramente la derivazione dall’Alfa Romeo 4C, una sportiva nell’accezione più pura e genuina del termine, la quale sintetizza l’antica vicinanza tra il Biscione e lo Scorpione e che incarna magistralmente la stessa filosofia progettuale prefigurata con la Sport Prototipo originale. A coronare il tutto, la livrea che, secondo la più classica ed immediata iconografia della velocità, non poteva essere che rossa. All’ anteriore, la fanaleria ricalca lo schema minimalista della 1000 SP storica, con i piccoli proiettori puntiformi sul muso, mentre nella parte posteriore la coppia di fanali circolari amplifica otticamente la larghezza dell’auto e sottolinea la perfetta integrazione tra i gruppi ottici e gli scarichi. La tecnologia odierna ha permesso di coniugare le linee del modello originarie all’efficienza aerodinamica delle più avanzate sportive contemporanee. Le caratteristiche prese d’aria, che si aprono nei punti strategia della carrozzeria, assicurano il raffreddamento della meccanica. Altri elementi distintivi sono poi il particolare taglio del cofango posteriore che integra anche i passaruota, i cerchi in lega Abarth e il rollbar a protezione dell’abitacolo.

La meccanica. Le maggiori differenze sono riscontrabili sotto pelle, l’era dei telai tubolari si è conclusa da tempo e perciò sulla nuova Abarth 1000 troviamo una moderna monoscocca in fibra di carbonio. A questa è ancorato il telaio dell’avantreno in alluminio su cui sono installate le raffinate sospensioni a triangoli sovrapposti. Sull’asse posteriore, esattamente come sul modello “donatore”, sono presenti delle sospensioni con uno schema Macpherson dedicato. Anche il cuore pulsante della nuova SP 1000 è un’unità contemporanea: il noto 1750 TBi in alluminio che equipaggia i modelli sportivi Alfa Romeo. Allo stesso modo, l’ergonomia è stata definita sui canoni attuali per assicurare il miglior controllo del mezzo e l’interazione uomo-macchina senza distrazioni o impedimenti.

In anteprima.
A 55 anni esatti dal debutto della sua progenitrice, l’Abarth 1000 SP inizia a farsi ammirare nelle prime immagini, in autunno, prenderà parte a importanti manifestazioni dedicate alle auto storiche.

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