L’Alfa Romeo “Giulietta” nasce prima come coupé, poi come berlina e come spider, una scelta inusuale per il lancio di un nuovo modello. La “Sprint” viene costruita nell’atelier di Nuccio Bertone a Torino a partire dal 1954, esattamente sessant’anni fa. Il passo corto, la linea elegante e sportiva, le dimensioni compatte e le prestazioni brillanti sono tra i motivi del suo successo, che durerà fino al 1965.
Uno dei prototipi venne dotato di un pratico portellone posteriore, soluzione poi abbandonata per la produzione di serie. La prima “Sprint” monta un motore bialbero a quattro cilindri di 1290 cm³ da 65 CV a 6000 giri, il cambio è meccanico a quattro marce con comando al volante (diventerà a cloche dal 1958). La velocità massima è di 165 km/h, niente male in rapporto alla cilindrata. Nel 1956 arriva una versione più spinta e leggera, la “Sprint Veloce”, che vanta 14 CV in più e monta due carburatori al posto di un solo doppio corpo. Nel 1962 la cilindrata sale a 1570 cm³ e la potenza passa a 91 CV. Complessivamente ne vengono prodotti 27.142 esemplari.