Lunga, lunghissima, persino troppo. Ecco, se c’è qualcosa da rivedere in questa edizione 2014 della “corsa più bella del mondo” (meglio, della sua rievocazione) è proprio il percorso della seconda tappa. Da Padova a Roma, scendendo lungo la costa adriatica (su strade trafficate) e tagliando all’interno all’altezza de L’Aquila, dove, nonostante il buio, si possono scorgere ancora i segni della tragedia del terremoto.
Ma quindici ore in macchina, con controlli orari molto tirati per le condizioni delle strade spesso affollate dalla normale circolazione del sabato pomeriggio, mettono a dura prova gli equipaggi. Che, per di più, tolto il primo gruppo, arrivano nella capitale a un’ora così tarda da non potersi neppure godere lo spettacolo della sfilata in direzione di Castel Sant’Angelo, con la bellezza di Roma e del suo pubblico che aspetta la carovana di preziose auto storiche: di solito, uno dei momento più emozionanti della manifestazione.
Oggi, comunque, si riparte: a noi tocca poco dopo le 8. Destinazione Bologna: una tappa più breve, quindi, con il dolce paesaggio toscano a fare da contorno. Sarà forse decisiva per il risultato finale di questa gara, perché lassù, nelle posizioni alte della classifica, c’è grande battaglia tra i top driver. Ad alternarsi al vertice sono Mozzi (Lancia Lambda), Moceri (Aston Martin Le Mans), Salviato (Bugatti) e i due equipaggi di punta dell’Automobilismo storico Alfa Romeo di Arese, Salvinelli-De Marco e Gamberini-Magni. Che vinca il migliore!
Laura Confalonieri