Va in archivio un'altra spettacolare edizione de La Leggenda di Bassano, tra automobili straordinarie, strade pazzesche, ospitalità calorosa e perfino uno chef stellato. Col cronometro, invece, l'ha spuntata Gianmarco Rossi.
La Leggenda di Bassano, che nel frattempo è giunta all'edizione numero 27, è un evento unico nel suo genere, praticamente il solo a essere dedicato esclusivamente alle biposto scoperte dalle origini agli anni Sessanta. Una prova di coraggio (organizzativo) che viene premiata ogni anno da automobili pazzesche e partecipanti straordinari, moltissimi da oltreconfine. A tirare le fila della manifestazione, Stefano Chiminelli, presidente del Circolo veneto automoto d'epoca, organizzatore dell'evento.
Cos'è successo quest'anno. Beh, iniziamo subito col dire che alle verifiche si sono presentate un'ottantina di vetture, che non sono proprio poche, considerando il genere; il percorso di questa edizione, con Bassano del Grappa (VI) base di partenza e arrivo, è stato disegnato attorno alle Dolomiti, patrimonio Unesco, e a San Martino di Castrozza. Quattrocento chilometri per lo più baciati dal sole, pochissime nuvole sullo sfondo di un cielo blu intenso e temperature perfette per guidare en plein air.
La gara. A condire con quel minimo di pepe al quale anche un evento come La Leggenda di Bassano non può rinunciare ci hanno pensato le oltre cinquanta prove cronometrate distribuite lungo il percorso. Tutt'e tre le giornate sono state scandite dal testa a testa tra Gianfranco Mazzola (Stanguellini Ala d'Oro), in testa al termine della prima giornata, e Gianmarco Rossi (Singer Nine Sport), autore di una bella rimonta e dunque vincitore degli ambitissimi cronografi con movimento automatico Eberhard Champion V31063. Terzo gradino del podio a Piantelli-Montaldi, su Bentley Speed. A fare da apripista, su una Dallara Stradale, un'altra leggenda di Bassano, il due volte campione del mondo rally, Miki Biasion.
Buon compleanno, Osca. Per celebrare il 75esimo anniversario della Osca, alla Leggenda di Bassano si sono presentati al via una decina di esemplari (quattro in più che alla 1000 Miglia, tengono a sottolineare gli organizzatori): è stato l'atto finale di un percorso iniziato lo scorso primo giugno con un talk, sempre a Bassano, sulla Casa automobilistica bolognese e che prosegue con la mostra fotografica di Walter Breveglieri, che documentò l'epopea della Osca.
Serata stellata. Come sempre, la Leggenda di Bassano ha dedicato estrema cura anche agli aspetti conviviali: questa edizione passerà alla storia per la cena del sabato firmata dallo chef stellato, Alessio Longhini, per l'occasione "in trasferta" al ristorante dell'Hotel Savoia di San Martino di Castrozza.