Museo della Scienza e della Tecnica, tre auto "in gabbia" - Ruoteclassiche
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01/08/2014 | di Redazione Ruoteclassiche
Museo della Scienza e della Tecnica, tre auto “in gabbia”
Il 30 luglio, una Bianchi “8 HP” del 1903, un’Alfa Romeo “8C 2300” Zagato del 1932 e il Bisiluro “DaMolNar” del 1955, esemplari unici già fiori all’occhiello delle collezioni del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano, sono in mostra permanente, in una sala dedicata, protetti da innovative “gabbie” in rete d’acciaio inox.
01/08/2014 | di Redazione Ruoteclassiche

Dal 30 luglio, una Bianchi “8 HP” del 1903, un’Alfa Romeo “8C 2300” Zagato del 1932 e il Bisiluro “DaMolNar” del 1955, esemplari unici già fiori all’occhiello delle collezioni del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano, sono in mostra permanente, in una sala dedicata, protetti da innovative “gabbie” in rete d’acciaio inox. Le tre vetture testimoniano tre aspetti del “fatto su misura”, carattere distintivo dell’Italia ricercato a livello internazionale.

La Bianchi, donata al museo nel 1959, rappresenta le prime automobili, sulle quali gli artigiani del nostro Paese seppero sperimentare forme e materiali innovativi, come i fogli d’alluminio per realizzare il cofano. L’Alfa Romeo “8C 2300” Zagato, anch’essa donata al museo nel 1959 e oggetto di un recente restauro conservativo, testimonia invece la nascita delle Case di Moda per Automobili, che realizzavano carrozzerie secondo qualsiasi richiesta del cliente. Il Bisiluro “DaMolNar”, costruito dal pilota Mario Damonte, dall’architetto e designer Carlo Mollino e dall’ingegner Enrico Nardi per la 24 Ore di Le Mans e approdato al museo nel 1965, rappresenta infine il frutto delle sperimentazioni più ardite applicate a un’auto da corsa.

M.S.

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