È stata consegnata quest'oggi a una Vespa Super Sport del 1965 la prima targa storica, frutto dell'entrata in vigore, il 25 novembre scorso, del decreto ministeriale numero 468. Nel corso di una cerimonia che si è svolta alla Motorizzazione di Cremona, la targa è stata montata sull’iconico scooter direttamente dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenuto per sancire ufficialmente l’inizio dell'operatività di questa norma che coinvolge tutti gli appassionati di mezzi d'epoca.
Norma attuativa. Il decreto 468 del 25 novembre 2023 è attuativo della legge 178 del 30 dicembre 2020 e disciplina le modalità per il rilascio della targa e i documenti conformi agli originali, ossia a quelli rilasciati in occasione della prima registrazione per mezzi d'epoca per i quali si richieda la reimmatricolazione a causa dello smarrimento, deterioramento, distruzione o furto delle targhe stesse.
Anche vantaggi economici. “Ecco finalmente il risultato concreto di un decreto legge sul quale abbiamo lavorato molto", ha commentato Salvini, "e che rappresenta uno dei rari interventi del ministero dei Trasporti che porta anche vantaggi economici alle casse dello Stato, perché gli appassionati sono ben contenti di contribuire al completamento della storicità dei propri mezzi con le targhe originali di prima immatricolazione. Una bella giornata celebrativa di un simbolo che per mezzo milione di italiani è un passo in avanti".
Grazie alle associazioni. "Oltre a Giovanni Tombolato (consulente per il motorismo storico del Ministero, ndr)", ha proseguito il ministro, "che ha seguito ogni fase di questo iter impegnativo, ringrazio tutte le associazioni del motorismo storico e degli appassionati che portano in giro una delle forme più belle di turismo: quello lento, attento, consapevole, quella che crea valore aggiunto per i territori e lascia risorse sui territori stessi. Mi auguro che questa Vespa, con la sua nuova targa originale, sia portatrice di valori sani e di cultura”.
Sono 101 le richieste di targhe storiche pervenute finora alle motorizzazioni, come ha specificato Antonello Persano, direttore generale territoriale del Nord-Ovest, dopo il primo periodo sperimentale che ha coinvolto alcuni sportelli telematici dell’automobilsta e alcuni uffici della motorizzazione civile.
Quando si può richiedere. Entrando più nel dettaglio, in base alla norma attuativa la targa storica "può essere rilasciata ai veicoli già immatricolati in Italia e radiati d’ufficio ai sensi dell’articolo 96 c.d.s.; a quelli radiati per esportazione ai sensi dell’articolo 103 c.d.s.; agli esemplari radiati per ritiro su area privata, ai sensi della previgente legislazione, su richiesta presentata per la prima volta entro il 26 aprile 2006; ai veicoli radiati per demolizione, ai sensi della previgente legislazione, prima del 30 giugno 1998, ad esclusione di quelli per i quali siano stati erogati contributi statali alla rottamazione; ai veicoli immatricolati in Italia e mai dismessi dalla circolazione, per i quali venga richiesta una reimmatricolazione con targa storica; ai veicoli privi di targhe e di documenti di circolazione, quando non risultino radiati né successivamente reimmatricolati in Italia".
Gli altri casi. Per le categorie sopra elencate la targa storica è associata al veicolo in sede di immatricolazione o di reimmatricolazione dello stesso. La targa storica può essere rilasciata anche agli autoveicoli, ai motoveicoli e alle macchine agricole mai cessati dalla circolazione e ancora muniti di targa storica originale rilasciata in Italia, in caso di furto, smarrimento, distruzione o deterioramento della targa stessa. Il rilascio della targa storica può avvenire a condizione che la stessa risulti essere già stata precedentemente associata al veicolo di interesse storico e collezionistico per il quale viene richiesta l’immatricolazione o la reimmatricolazione.