C’è chi sogna di fare il “barn find” della vita, chi preferisce esemplari perfettamente restaurati, chi apprezza un buon conservato e poi ci sono i collezionisti con tutte le loro stranezze ed ossessioni. Vi raccontiamo la storia di Rudi Klein, che, dal 1967 ha ammassato nel deserto californiano una quantità impressionante di auto, in qualsiasi condizione esse si trovassero. Ma non solo: decine e decine di motori e un tesoro di centinaia di parti di automobili rare e preziose, alcune letteralmente introvabili.
Nascosta da mezzo secolo. Per decenni, la mitica (si favoleggiava non esistesse nemmeno) collezione di Rudi Klein è rimasta, in parte coperta e in parte esposta agli elementi, nascosta in un magazzino che poteva sembrare un incrocio tra una discarica (ecco perché Junkyard) e uno sfasciacarrozze. Un segreto ben custodito anche perché pochi avrebbero imaginato che al suo interno si trovasse una 300 SL “Gullwing” interamente in alluminio, forse la più rara Mercedes-Benz mai costruita. Solo 29 esemplari e questa, originariamente, era l’unica verniciata di nero, con un solo proprietario – l’importatore Ferrari Luigi Chinetti – prima che nel 1976 finisse “dimenticata” da Klein e nascosta al pubblico fino a oggi. Ha percorso 73.387 km ed è completa di tutto: l'unico danno è un'ammaccatura nella parte posteriore ed è stimata tra i 4,5 e i 6 milioni di dollari.
C’è un’altra 300 SL.Tutte le vetture e i pezzi saranno oggetto di un’asta dal vivo il 26 ottobre (con 208 lotti) e un’altra, solo online e con 358 lotti, tra il 26 e il 28. Va detto che la stragrande maggioranza sono pezzi di ricambio: marmitte, semisassi, differenziali, strumenti, vetri, parti di carrozzeria e interi motori. Tornando alle auto, la 300 SL non è sola: c’è infatti anche una Roadster del 1957, una delle sole 30 equipaggiate da nuova con i molto ambiti cerchi Rudge. Ha solamente 17.873 km all'attivo, ma necessita di un po' di cure ed è stimata un massimo di 1 milione di dollari.
Una 500 K dalla vita avventurosa. Ancora Mercedes, per quella che, senza dubbio, è l’auto con la storia più appassionante: la 500 K del 1935 realizzata su misura per Rudi Caracciola, famoso pilota degli anni 30 e poi finita nelle mani di Galeazzo Ciano, prima di essere ritrovata in Etiopia, nascosta sotto i teloni e rimbalzare tra Europa e Usa. Come a chiudere un cerchio anche l’ultimo proprietario - per quasi 50 anni - è stato un “Rudi”, capace, si dice, di resistere a un assegno in bianco. Un’altra tedesca di alto lignaggio è la Horch 855 del 1939, l’unica sopravvissuta e una delle poche ad aver messo il muso fuori dal deposito segreto per essere esposta nel museo Audi Forum di Ingolstadt.
Tre Miura e mezzo e 51 Porsche 356.Non si possono tralasciare le tre Lamborghini Miura: una P400 del 1968 (stima 500-700.000 dollari), una P400 S tutta blu del 1969 del medesimo valore e un’altra P400. In realtà ce ne sarebbe una quarta, o meglio, solo la parte anteriore, peraltro offerta in combinata con il Volkswagen T2 pick-up sul cui cassone riposa da quando è entrata nella Junkyard. Potrebbero bastare 20-30.000 dollari. Se uno ha un paio d’ore a disposizione può vedere tutti i lotti sul sito di RM Sotheby’s e scoprire anche una rara Iso Grifo A3/L Spider Prototipo del 1964 e un’altro prototipo, questa volta disegnato da Pininfarina su base NSU ro80. La parte del leone però la fanno le Porsche 356 (tra quelle intere e i rottami) che sono addirittura 51 e quella di maggior valore (tra i 350 e i 550.000 $) è una 356 B 1600 Roadster con meno di 1.000 km, seguita da una delle 96 356 B Carrera 2 2000 GS Cabriolet prodotte, per la quale la stima è di 100-150.000 dollari).