Tra i tanti colori particolari di questa Citroën Mehari in scala 1:18 della Solido, abbiamo scelto, per questa recensione, il vistoso arancio. Tra le particolarità di questo modello c’è sicuramente la buona realizzazione dell’assetto, un po’ “picchiato” in avanti, l’ottimo lavoro sulla carrozzeria “ondulata”, con le cerniere esterne di apertura delle portiere che, in questo caso, non solo sono riprodotte in modo preciso, ma sono anche funzionali, permettendo le uniche aperture di questa “1:18”.

Tendalino ok. Sulla copertura è stato fatto un ottimo lavoro per renderla realistica, tra “avvallamenti” riprodotti in corrispondenza delle barre e un panneggio “credibile”. Bel lavoro anche sui gruppi ottici anteriori e sulle luci posteriori; ben fatte, poi, le poche cromature presenti. Cerchi e pneumatici sono di elevata fattura, con accoppiamenti senza evidenti problemi, mentre il gancio traino non convince.

Gli interni. Anche all’interno troviamo la carrozzeria “nuda” a coste, le pedane “diamantate” e quel minimalismo così tanto voluto dalla Citroën, che rendeva l’auto vera così pratica, anche nel momento del lavaggio “integrale”. Forse la pedaliera così in vista poteva meritare qualche attenzione in più; buono invece il lavoro su piantone, volante e leve, compreso il famoso cambio sulla console. Di medio livello la strumentazione. Sedili ok e la ruota di scorta interna completano l’abitacolo.

Anche in versione open. Modello tutto sommato piacevole, racconta di un’epoca e di uno stile oggi nemmeno lontanamente immatricolabile. Il prezzo “popolare” di questo modello, attorno ai 50 euro, lo colloca in un panorama di scelta “facile”, già presente nei negozi anche in versione “open” senza tettuccio.