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01/12/2024 | di Andrea Paoletti
Auto da corsa leggendarie all’asta
Dalla Ferrari 250 LM alla W196 R guidata da Fangio. Provengono tutte dall’Indianapolis Motor Speedway Museum e grondano fascino e storia da ogni bullone
01/12/2024 | di Andrea Paoletti

Ci sono alcuni nomi, nel mondo dell’automobilismo sportivo, che trascendono il mito e sono capaci di evocare immagini, suoni, odori, atmosfere. Indianapolis è uno di quelli e non molti sanno che, dal 1956, ospita anche un museo, oltre alla leggendaria 500 miglia che, dal 1911, infuoca per 200 giri l’ovale lungo poco più di 4 km. Alcune delle perle della sua collezione, dopo essere state esposte per decenni, verranno messe all’asta tra pochi mesi da Sotheby's: si preannuncia uno degli eventi dell’anno per qualità e rarità degli esemplari.

Ha corso a Sebring e Le Mans. È una delle auto più rappresentative del motorismo a stelle e strisce, l’arma di Henry Ford II per sconfiggere il Drake a Le Mans: la GT40. Questo esemplare, numero di telaio P/1032, oltre ad aver partecipato alla corsa di durata più famosa del mondo, si è classificata al 2° posto alla 12 Ore di Sebring del 1966 ed è una delle sole 8 MkII realizzate. Gli adesivi verdi sul muso e le fiancate furono applicati per riconoscerla tra le otto iscritte all’edizione 1966 di Le Mans; dopo soli due anni fu donata a Tony Hulman Jr, allora proprietario dell'Indianapolis Motor Speedway, per essere esposta al Museo e dopo un restauro totale, curato tra il 2006 e il 2011 da quattro dipendenti della Ford Motor Company, è oggi pronta a vivere la sua seconda vita. Ancora museo o collezione privata? Dipende da chi potrà arrivare fino a 11 milioni di dollari.

Una Ferrari 250 LM con il pedigree. Prima Ferrari non ufficiale sul gradino più alto del podio a Le Mans, ultima a chiudere la leggendaria striscia di sei vittorie consecutive nel 1965 e ultima Rossa a trionfare sul circuito francese prima del 2023. È senza alcun dubbio la vettura più rappresentativa della scuderia NART fondata da Luigi Chinetti, plurivittorioso tra gli anni 30 e 40 nelle più famose gare endurance e forza trainante dietro il team privato Ferrari più famoso di sempre. Nell'aprile del 1970, subito dopo la sua ultima di tre apparizioni alla 24 Ore di Daytona, fu venduta all'Indianapolis Motor Speedway Museum e da allora è sempre stata una delle auto più ammirate, così come nelle rare occasioni in cui ha partecipato a concorsi d’eleganza. Per averla, ci si dovrà spingere fino a 25 milioni di dollari e oltre.

Guidata da Stirling Moss e Fangio. La stella assoluta dell’asta organizzata da RM Sotheby’s è la Mercedes-Benz W 196 R con carrozzeria Streamliner, una delle quattro realizzate e la prima a essere offerta al pubblico. Ha un pedigree sportivo esaltante, con leggende dell’automobilismo come Sir Stirling Moss e Juan Manuel Fangio che si sono alternate al suo volante, ottenendo rispettivamente il giro più veloce al Gran Premio di Monza del 1955 e la vittoria a quello di Buenos Aires dello stesso anno. Donata nel 1965 direttamente da Mercedes-Benz all'Indianapolis Motor Speedway Museum, dopo quasi 60 anni è destinata a catalizzare tutta l’attenzione del pubblico e dei - pochi - collezionisti in grado di sborsare 50 milioni di dollari, una cifra che rischia di essere addirittura troppo conservativa.

Una Type 35B da 200 km/h. La Bugatti Type 35 detiene un record che - con ogni probabilità - non le verrà mai tolto, ovvero quello di essere l’auto da corsa più vincente di sempre. Oltre 2.000 sono le corse concluse al primo posto, con una carriera lunghissima, iniziata nel 1924 e terminata ben dopo il secondo dopoguerra. L’esemplare che il Museo di Indianapolis mette all’incanto è la versione B, ovvero quella dotata di compressore volumetrico. L’otto cilindri da 2,3 litri le permetteva di accelerare da 0 a 100 in circa sei secondi e di superare i 200 km/h, numeri che meritano rispetto anche dopo 100 anni dalla sua prima apparizione sulle piste di tutto il mondo. Dopo una vita sportiva avventurosa, costellata anche da incidenti, ma solamente sei proprietari in tutta la sua esistenza, la Type 35B è tuttora un’auto da corsa in grado di far battere forte il cuore. La stima balla tra 1 e 1,8 milioni di dollari.

Ultracentenaria, rara e unica nel suo genere. Per finire, un’arzilla vecchietta del 1907, una rarissima Itala 120 HP (ne è sopravvissuta solamente un’altra) della quale si conosce tutta la storia fin dal 1916. Una vita di corse eroiche, un incidente con un taxi a Londra, 35 anni a Sydney, in Australia e, dal 1965, la meritata quiete nelle sale del Museo ad Indianapolis. Auto di questo genere, brutali, essenziali, orgogliose testimoni degli albori del Secolo Breve, sono speciali ed eccezionali. Inutile dire che solo un vero intenditore potrà prenderla in considerazione, apprezzandone le peculiarità e preparandosi a spendere tra i 2 e i 3 milioni di dollari.

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