Aci e Aci Storico: una mostra sulle origini della velocità - Ruoteclassiche
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14/03/2025 | di Andrea Stassano
Aci e Aci Storico: una mostra sulle origini della velocità
La rassegna, nella sede della Galleria Caracciolo a Roma, presenta cinque auto da gara eccezionali. Accesso gratuito su prenotazione sino a fine maggio
14/03/2025 | di Andrea Stassano

Nuova puntata allo spazio espositivo di Aci e Aci Storico nella Galleria Caracciolo, nel cuore di Roma. La mostra si chiama “Alle origini della Velocità: le auto da Corsa del ’900” e presenta cinque rare e significative vetture da competizione, che vanno dall’era pionieristica fino agli anni 60. E segue un percorso che, negli ultimi mesi, ha già visto nella stessa sede altre tre mostre: quella delle quattro auto ultracentenarie provenienti dal Mauto, quella della cinque Maserati, del Mauto e del Museo Nicolis, per celebrare i 110 anni della Casa del Tridente, e più di recente quella delle cinque auto moderne protagoniste quest’anno nelle competizioni nazionali e internazionali sotto i colori dell’Aci Team Italia.

Che pezzi. Le vetture esposte ora alla Galleria Caracciolo sono: la RMC Seabrook 20 HP Roadster del 1911, molto competitiva all’epoca Oltremanica, l’innovativa Itala 11 del 1925, esemplare unico proveniente dal Mauto, mossa da un piccolo V12 di 1.050 cm3 con compressore volumetrico e dotata di sospensioni a quattro ruote indipendenti, l’Aston Martin 1-1/2 Litre International roadster, ideata nel 1929 da Augustus Bertelli, ingegnere meccanico anglo-italiano ex Fiat. C’è poi la Cisitalia D48 del 1948, restauro conservativo proveniente dalla collezione Lopresto, monoposto evoluzione della mitica D46, che ha scritto pagine leggendarie di motorismo grazie alle gesta di assi come Tazio Nuvolari e Piero Taruffi. Ultima, ma non ultima, la Stanguellini di Formula Junior del 1960, in verde livrea Bardahl - spinta da un motore Fiat 1.100 elaborato da 78 CV -, appartenuta a Ilario Bandini, a dimostrazione di un tipo di vettura in grado di mettere in luce generazioni di talenti.

Alti gradi. A fare gli onori di casa è stato il generale Tullio Del Sette, ex comandante dell’Arma dei Carabinieri, nominato poco tempo fa Commissario straordinario dell’Automobile Club d’Italia. All’alto ufficiale, al quale sono stati conferiti poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, si affiancavano, tra gli altri, il sub-Commissario Giovanni Battista Tombolato, Flavio Siniscalchi, Capo del dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Alfredo Storto, Capo di Gabinetto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Si procede. Prosegue così l’attività gestionale e operativa dell’ente pubblico fino alle prossime elezioni, che sono in programma il 9 luglio prossimo. Nell’occasione dell’inaugurazione della mostra si sono insediati tutti i componenti degli organi della Giustizia sportiva dell’Aci, di primo e secondo grado e della Procura federale. Con nomine di elevato profilo professionale.

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