Una gara pregna di storia e ricca di fascino la Coppa dei Tre Laghi - Varese Campo dei Fiori, organizzata dal Club Auto Moto Storiche di Varese. Velocistiche furono, infatti, le edizioni dal 1931 al 1960, vinte da piloti professionisti del calibro di Castellotti e Ascari, e con le principali Case ufficiali al via. Nell’albo d’oro di questa ventiseiesima rievocazione, invece, hanno iscritto il proprio nome Pirri-Ciatti a bordo di una Lancia Fulvia Coupé Rally del 1969, trionfatori nella classifica dedicata agli strumenti meccanici, e Boracco-Bossi alle prese con quelli elettronici, su Porsche 911 Targa del 1973.
Svoltasi nel fine settimana del 1° e 2 luglio, lungo un percorso di 220 km intervallati da una sessantina di prove cronometrate, la gara dell’Asi sarà ricordata anche per i grandi numeri. Ben 87 i partecipanti, accompagnati da una ventina di iscritti al Porsche Tribute, e da altrettanti simpatizzanti della formula turistica.
RECORD D’ISCRITTI
Le prime vetture a partire dalla centralissima piazza Monte Grappa a Varese, sabato 1° luglio, sono state le “cavalline” di Stoccarda di tutte le epoche, dalle 356 alle 912, 914, 924, 928 fino alle Porsche 911, dalle più anziane alle più recenti Boxster, Cayman e GTS. A seguire per il via ufficiale della gara, invece, gli oltre 80 iscritti che hanno gareggiato per le due classifiche assolute: una dedicata all’utilizzo dei cronometri elettronici e l’altra riservata agli amanti dei cronometrici meccanici. Hanno dato il via alle danze alcune anteguerra di notevole valore storico, come la Lancia Augusta GS Ghia del 1935 o la Jaguar SS100 del 1932, seguite a distanza di 30 secondi l’una dall’altra, dalle rappresentanti dei più importanti marchi automobilistici di tutte le epoche, costruite fino al 1976. Hanno chiuso i giochi, i partecipanti alla formula turistica, a bordo di modelli anche più recenti, come la 4C dell’Alfa Romeo.
ALLA SCOPERTA DEL VARESOTTO
I settori di sabato hanno interessato la zona intorno ai tre laghi di Varese, Comabbio e Monate, con la salita alla via sacra del Sacro Monte di Varese, lungo la Via Campo dei Fiori, e poi le soste a Cadrezzate e a Porto Ceresio, nella via pedonale del lago di Lugano, attraverso i saliscendi immersi nel verde e nei comuni pittoreschi del Parco Regionale Campo dei Fiori. La giornata di domenica, invece, ha invitato gli equipaggi, tra cui anche molti stranieri, alla scoperta della Valle del fiume Olona. Dopo una serie di prove cronometrate all’interno del parco del Seminario Arcivescovile di Milano, a Venegono Superiore, questa ventiseiesima edizione della Varese Campo dei Fiori ha fatto tappa al Centro Commerciale di Belforte, a Varese, prima di raggiungere la spettacolare villa Monte Morone di Malnate.
ESPERIENZA DA BATTICUORE
Attesissimo e applauditissimo, il tradizionale match race a eliminazione diretta, disputatosi il sabato sera, dalle 21 a mezzanotte, nel centro di Varese. Quest’anno l’arena è stata allestita in Via Sacco, di fronte ai meravigliosi giardini di Palazzo Estense. Ma come funziona? Otto partecipanti vengono selezionati tenendo conto della classifica redatta sommando le prime 9 PC della giornata, e gli altri otto vengono estratti a sorte nel corso delle verifiche sportive. La modalità di selezione vale sia per gli iscrittti con cronometri manuali, sia per gli iscritti con cronometri elettronici. L’estrazione permette ovviamente di mescolare le carte e la sorte, e di premiare anche chi non ha troppa confidenza con i centesimi di secondo. Inutile dire che l’atmosfera e il calore del pubblico hanno reso questo “fuori gara” un evento di grande richiamo e uno spettacolo per gli occhi di tutti. Alla fine, dopo aver superato gli ottavi e i quarti di finale, hanno vinto, confermandosi veri campioni, Boracco-Bossi con il crono elettronico, e Pirri-Ciatti con quello manuale.
CON UNA NUOVA MISSION
Tanta la soddisfazione di Angelo De Giorgi, presidente del Club Auto Moto Storiche Varese, federato Asi dal 2007 e motore di questa rievocazione dal 1990, grazie anche alla collaborazione con l’agenzia Gleo, per la parte sportiva e di segreteria. Soddisfazione ancora maggiore se si considera che tre anni fa è stato deciso un cambio di rotta radicale, con l’aggiunta di un importante componente culturale: l’introduzione di eventi collaterali quali i concorsi d’eleganza a Porto Ceresio e in Via Sacco, a Varese; la dilatazione dei tempi di percorrenza a favore di una significativa promozione del territorio, la diminuzione delle prove cronometrate a 60, e l’invecchiamento del parco auto con il limite dell’anno di costruzione al 1976. Un cambiamento che piano piano sta dando ragione allo storico club varesino, tant’è che nel 2015 e nel 2016, la Coppa dei Tre Laghi - Varese Campo dei Fiori è stata premiata con la prestigiosa Manovella d’Oro Asi, ambìto riconoscimento che ogni anno l’Ente assegna alle migliori manifestazioni organizzate dai club federati.
I PREMIATI PER IL TROFEO PAGLINI RENAULT STORE
A questa edizione della gara si sono distinti per le minori penalità, Roberto Boracco e Angela Bossi, portacolori della Squadra Corse del Vams di Varese, che hanno preceduto nella classifica degli strumenti elettronici Bottaro-Di Meo, su Porsche 356 Coupé del 1955, e Magnoni-Vanoni su Triumph TR3 A del 1960. Sul versante dei crono manuali, invece, si sono riconfermati campioni, dopo il match race di sabato sera, la coppia Pirri-Ciatti, primi assoluti davanti a Vitella-Cassina, su Austin Healey Frog Eyes del 1961, e Trombetta-Trombetta su Porche 912 del 1967. Al Trofeo Bellardi, competizione svoltasi domenica, prima dell’arrivo a Villa Monte Morone, vittoria dell'equipaggio femminile Bottini-Boscardin, su Triumph TR3 del 1956, inviate di Ruoteclassiche e vincitrici della Coppa della Dame.
CLASSIFICHE
Trofeo Fineco Bank
Muller-Furrer su Jaguar SS100 del 1938
Trofeo Bellardi
Bottini-Boscardin su Triumph TR3 del 1956 – elettronici
Trofeo Scuderie
- Squadra Corse Vams di Varese
- Squadra Corse Cmae di Milano
- Club Orobico
Coppa delle Dame
- Bottini-Boscardin su Triumph TR3 del 1956
- Giugni-Grammi su Porsche 356 A
- Guaita-Guaita su Lancia Appia
Testo di Himara Bottini, foto Agenzia Blitz