C'era un'epoca in cui innocenti utilitarie "truccate" da Carlo Abarth davano filo da torcere a vetture di cilindrata ben maggiore, stabilivano incredibili record e vincevano gare su gare.
Quarant'anni sulla breccia per il celebre tecnico italo-austriaco: prima come pilota con i sidercar, poi come tecnico con Cisitalia, infine come imprenditore e costruttore.
In un ampio articolo di 18 pagine, Ruoteclassiche ripercorre la vita di Carlo Abarth, dalla prima infatuazione per le motociclette veloci, a fine anni Venti, all'ultimo successo: l'Autobianchi "A112 Abarth" dei primissimi anni Settanta.
In coda, l'nstant classic dello Scorpione: la Abarth "500 Opening Edition" 2008. Solo cento esemplari, speciali e numerati, 160 CV, oltre 210 all'ora, da 0 a 100 in 7,4 secondi.
Auto
30/01/2009
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SOTTO IL SEGNO DELLO SCORPIONE
C’era un’epoca in cui innocenti utilitarie “truccate” da Carlo Abarth davano filo da torcere a vetture di cilindrata ben maggiore, stabilivano incredibili record e vincevano gare su gare. Quarant’anni sulla breccia per il celebre tecnico italo-austriaco: prima come pilota con i sidercar, poi come tecnico con Cisitalia, infine come imprenditore e costruttore. In un ampio […]
30/01/2009
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