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03/08/2005 | di Redazione Ruoteclassiche
PROFESSIONE TOP MODEL
Lo stilista fu Michelotti, Farina il sarto, Revelli di Beaumont il designer degli interni. Costruita per essere esibita nei concorsi d’eleganza, finì la carriera in America. Dopo un restauro di 4 anni, è tornata a sfilare (e a imporsi) sulle passerelle più eleganti d’Europa.Giovanni e Pinin Farina lavorarono insieme fino al 1930 facendo prosperare l’azienda […]
03/08/2005 | di Redazione Ruoteclassiche

Lo stilista fu Michelotti, Farina il sarto, Revelli di Beaumont il designer degli interni. Costruita per essere esibita nei concorsi d'eleganza, finì la carriera in America. Dopo un restauro di 4 anni, è tornata a sfilare (e a imporsi) sulle passerelle più eleganti d'Europa.

Giovanni e Pinin Farina lavorarono insieme fino al 1930 facendo prosperare l'azienda di famiglia, gli Stabilimenti Farina, poi le loro strade si divisero. L'attività di Pinin fu fortunata ed è giunta fino a noi; quella di Giovanni, gli Stabilimenti Farina, chiuse invece nel 1953. Le somiglianze tra le due carrozzerie sono molte nella produzione degli anni 30, ma in seguito Giovanni si lasciò influenzare dalla cultura made in Usa.

La vettura di questo servizio, un'Alfa "6C 2500" cabriolet5 posti, telaio "Sport", datata 1947 e firmata Stabilimenti Farina (ma il disegno è attribuito a Michelotti) è un esempio di questa moda americaneggiante. Ciò risulta evidente nell'anonima calandra stile Oltreoceano dove lo scudetto diventa un semplice segno grafico e il muso viene evidenziato da una "fascia" centrale cromata. Esposto al Salone di Parigi e a quello di New York, il modello ebbe altre due versioni: una seconda cabriolet, ma a due posti su telaio "SS corto", e una berlinetta fastback "Coupé Vittoria".

Fu la nobildonna Luciana Del Duca la committente e prima proprietaria di questa vettura: la volle specialissima, per ben figurare negli impegni mondani. L'allestimento degli interni fu affidato a Mario Revelli di Beaumont, cui si deve la plancia rosso amaranto e il volante a due razze con corona in pelle; molto moderno il "display" sulla destra della plancia che informa sullo stato generale della vettura, con spie luminose e scritte esplicative in quattro lingue. La carrozzeria ha una colorazione azzurro metallizzato e la selleria sfrutta un rivestimento grigio panna con sfumature azzurre.

Quest'auto è stata ritrovata sette anni fa negli Stati Uniti in uno stato preoccupante e ha richiesto quattro anni di restauro. Lo scorso anno la vettura, presentata a Villa d'Este, ha vinto la sua categoria. Quest'anno ha raccolto addirittura una messe di premi: alla "Luis Vuitton Cup Classic" a Londra, a Ludwigsburg in Germania e a Francorchamps in Belgio.

TAGS Alfa Romeo
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