Il 26 e 27 aprile scorsi, Bonhams ha venduto all'asta l’intera collezione del museo dell’automobile di Tupelo, in Mississippi. Aggiudicati senza prezzo di riserva tutti e 525 i lotti in catalogo.
Ha resistito 13 anni, il tempo necessario per elaborare il suo lutto. Poi, come spesso accade quando viene a mancare l’iniziatore e il motore di una collezione, Jane Spain non ce l’ha più fatta a gestire quanto raccolto dal marito e ha messo tutto all’asta.
Mission impossible (o quasi). Bisogna capirla: non si trattava di una semplice collezione bensì un intero museo, quello di Tupelo (Mississippi), aperto nel 2002, nel quale il marito Frank K. Spain, pioniere statunitense della televisione e delle telecomunicazioni, aveva esposto in perfetto ordine cronologico oltre 170 vetture e una infinità di documentazione, libri, segnali stradali, cartelli pubblicitari, manifesti e memorabilia varia.
Un viaggio nella storia. L’intento era quello di mostrare ai visitatori il progresso compiuto dall’ingegneria automobilistica dagli esordi all’inizio del nuovo millennio: da una replica del triciclo di Benz del 1886 fino alla prima serie della Toyota Prius del 2002. Frank K. Spain aveva iniziato a raccoglierle dai primi anni ’70 e ha continuato, assecondato nella sua passione dalla moglie, fino al 2006, quando è venuto a mancare.
Sold out. L’incanto è stato affidato a Bonhams. Tutti i 525 lotti in catalogo (tra automobilia e automobili) sono stati offerti senza prezzo di riserva. E tutti venduti nell’asta che si è tenuta il 26 e 27 aprile all’interno del Museo. Il ricavato (9,6 milioni di dollari lordi) andrà a una fondazione caritatevole. “Ho pensato che la cosa migliore per onorare la sua passione per l'ingegneria, il design e l'automobile fosse quella di condividerla con altri collezionisti e per questo motivo ho preso la difficile decisione di separarmi da questa collezione” ha scritto Jane Spain sul catalogo dell’asta.
I top lot. Tra le vetture più interessanti spiccava una delle 47 Tucker 48 sopravvissute delle 51 prodotte, una delle attrazioni del Museo, vettura con meno di 4.500 km percorsi fino a oggi, aggiudicata a 1.783.000 euro compresi i diritti d’asta. È stata anche l’auto più cara dell’asta pur se lontana dal record di questo modello (2.915.000 dollari) ottenuto nel gennaio 2012. L’ultima vendita di una Tucker 48 risale invece al gennaio 2019 con una quotazione di 1.600.000 dollari.
Anteguerra mon amour. Dietro di lei due vetture anni ’30 con in testa una Duesenberg Model J Prince of Wales Berline del 1934, aggiudicata a 404.650 euro, ben sotto la stima minima di 500.000 dollari; e una Hispano-Suiza H6B Coupé Chauffeur del 1930 (300.000 euro) in linea con la stima d’asta.
Supera le attese. Molto oltre la stima invece una Knox Model A 5HP Single-Cylinder Three-Wheel Runabout, triciclo del 1899 splendidamente conservato e aggiudicato a 181.000 euro contro una valutazione di 150.000 euro; e, a sorpresa, una Mercedes-Benz 300SE Cabrio del 1967, aggiudicata a 136.000 euro a fronte di una stima massima di 90.000 euro.
Se il proprietario è illustre… Poco sopra la stima d’asta anche una Lincoln Mark IV del 1976 acquistata nuova da Elvis Presley e subito regalata al capitano della Polizia di Denver come ringraziamento per il servizio di sicurezza allestito durante le sue esibizioni in quella città. La vettura era un’altra delle attrazioni del museo di Tupelo, tra l’altro città natale di Elvis Presley. È stata aggiudicata a 42.000 euro a fronte di una stima massima di 36.000 euro.
Ai collezionisti (per ora) l’ibrido non piace. Per la cronaca, la Toyota Prius del 2002, stimata 2.700 – 4.500 euro, è stata aggiudicata a 1.000 euro. È andata meglio a un altro esemplare Prius del 2003 in condizioni molto migliori, che è stato aggiudicato a 3.500 euro. A quanto pare le pioniere delle vetture ibride non sono ancora sufficientemente apprezzate dai collezionisti. Qui tutti i risultati dell’asta.