La Mille Miglia, dopo una terza tappa intensa e ricca di emozioni, si ferma per una notte in piazza Maggiore, a Bologna. Domattina alle 07.00 partirà l'atto finale della corsa.
Potremmo definirla la tappa della bellezza. A partire dall'accoglienza di piazza del Campo a Siena, che ha regalato una cartolina di grande effetto: per la prima volta nella storia, le auto della Mille Miglia hanno sostato al centro della piazza, proprio di fronte a Palazzo Pubblico.
Le piazze e le prove. Poi Firenze, con il controllo orario di piazza Santa Croce, e Bologna, con un arrivo in notturna in piazza Maggiore da togliere il fiato. In mezzo, l'insidiosissimo Passo della Futa, con una serie di prove concatenate che hanno riservato alcune sorprese.
La sfida continua. La gara continua a essere una lotta a tre, anche se, salvo sorprese, sarà la Bugatti di Juan Tonconogy e Barbara Ruffini a doversi chiamare fuori dai giochi per la vittoria finale prima del previsto. Troppo bravi Giovanni Moceri e Daniele Bonetti, che malgrado qualche vuoto di potenza agli alti della loro Alfa, sono riusciti a sorpassare in classifica la coppia Vesco-Guerini.
Le insidie. Su quali siano le maggiori difficoltà della Mille Miglia, risponde Giovanni Moceri, top driver di regolarità. "Più che le prove in sé", ha spiegato il pilota siciliano, "a creare problemi sono i passaggi sul pressostato: lo spazio dove transitare è molto stretto, e con le auto più larghe, con predellino e parafanghi esterni, non è facile prendere i riferimenti".
La top 3. Questo il podio dopo la prova di precisione numero 102 di Monghidoro, l'ultima dopo la sosta per la notte a Bologna: Moceri-Bonetti, punti 67.910 (Alfa Romeo 6C 1500 SS); Vesco-Guerini, +614 (Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato), Tonconogy-Ruffini, + 1385 (Bugatti Tye 40).