Il marchio del Toro ha schiere di appassionati in tutto il mondo; sarà per l'indubitabile appeal della sua storia, sarà per le linee cuneiformi e aggressive delle sue vetture, sarà per l'esclusività che suggeriscono… Sta di fatto che nel cuore degli appassionati di motori, dire Lamboghini significa dire "sogno". E sognare la collezione ideale di "Lambo" è un gioco che Ruoteclassiche ha provato a fare nel numero di ottobre.
Bastano un milione e 400 euro per farsi un garage coi fiocchi; sette esemplari ("3500 GT", "Miura", "Marzal", "Espada", "Urraco", "Countach" e "Jarama"), ai quali se ne dovrebbe aggiungere un ottavo, la "Bravo" del 1974, che però non è quotabile in quanto non entrò mai in produzione. Le ha scelte per noi Marcello Minerbi, redattore di Quattroruote degli anni 60, gentleman driver, collezionista ed ex direttore della Domenica del Corriere e di Visto.
Motivando le sue scelte, Minerbi racconta parecchi gustosi aneddoti di cui è stato testimone, rivisitando le reazioni di piloti, semplici appassionati e colleghi all'apparire di ogni nuovo modello.
Auto
10/10/2007
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IL GARAGE DI MARCELLO
Il marchio del Toro ha schiere di appassionati in tutto il mondo; sarà per l’indubitabile appeal della sua storia, sarà per le linee cuneiformi e aggressive delle sue vetture, sarà per l’esclusività che suggeriscono… Sta di fatto che nel cuore degli appassionati di motori, dire Lamboghini significa dire “sogno”. E sognare la collezione ideale di […]
10/10/2007
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