La vittoria di Leclerc, a nove anni dall’ultimo successo Ferrari nel “tempio della velocità”, è stata festeggiata anche dagli alfisti al Museo Storico Alfa Romeo. Che per i 90 anni del Gran Premio di Monza ha organizzato il suo primo flash mob
Domenica, 8 settembre 2019. Ultima, decisiva giornata del Gran Premio d’Italia. Un lungo weekend inaugurato mercoledì scorso, 4 settembre, in piazza del Duomo a Milano, dove un bagno di folla ha festeggiato i 90 anni del Gran Premio di Monza e della Scuderia Ferrari.
Vittoria Ferrari. La giornata di ieri passerà alla storia per la vittoria del giovane ferrarista Charles Leclerc, che ha tinto di rosso il cielo sopra il “tempio della velocità” dopo nove anni di digiuno, ma anche per un appuntamento inconsueto che ha visto riunirsi al Museo Storico Alfa Romeo di Arese, a partire dalle 10.00, numerosi appassionati a bordo delle loro Alfa storiche e moderne.
Il pellegrinaggio degli alfisti. Nonostante il forte temporale su Milano e dintorni, una fitta schiera di Biscioni converge in massa su Arese sin dalle prime ore del mattino: gli alfisti non si fermano per così poco. Poi, quasi di sorpresa, spunta un sole tiepido: un raggio di luce sul primo “flashAUTOmob” del Museo Alfa.
W Alfa! Un esercito di Alfa Romeo storiche, youngtimer e moderne ha pacificamente invaso l’asfalto e il prato del pistino del Museo Storico. Molte erano rosse, alcune bianche e altre nere, ma erano benvenute Alfa di ogni colore. Sul prato che separa i due tratti rettilinei della pista e che si affaccia sull’autostrada dei Laghi, le vetture rosse si sono disposte per comporre la scritta “W ALFA”, mentre le bianche e le nere hanno formato una bandiera a scacchi.
Cheeese! Un colpo d’occhio che solo il volo di un drone poteva catturare e che, nelle ore successive al flash mob e alla gara – che ha visto peraltro il buon ottavo posto di Antonio Giovinazzi –, ha regalato agli alfisti presenti la fotografia di una giornata indimenticabile.
Un ospite speciale. La giornata al museo è proseguita con qualche giro libero sul pistino, per poi riunire tutti gli ospiti in sala Giulia, dove è stata trasmessa la diretta della gara di Formula 1. Di grande impatto il terzetto di monoposto storiche schierato in sala, cui si è aggiunto, tra gli applausi, Bruno Giacomelli. A partire dalle 17.00, l’ex pilota del team Alfa Romeo ha aperto il suo personalissimo album dei ricordi, raccontando ai presenti la sua esperienza in Formula 1.
Studio TV. Anche il pubblico davanti alla TV e sintonizzato su Sky ha potuto godere della scenografia della sala Giulia così “arredata”. Da qui, alle 19.00, è partita la diretta di Race Anatomy. Già dopo il GP di Francia dello scorso 23 giugno, il programma condotto da Fabio Tavelli era stato trasmesso dalle sale del Museo di Arese.
Sotto la pelle. Il prossimo appuntamento domenicale tra i gioielli del Museo Alfa è il 15 settembre. Con “cofani aperti” il pubblico avrà l’incredibile opportunità di analizzare ai raggi X le auto esposte. Per l’occasione, verrà anche presentato lo “spaccato” della meccanica transaxle che debuttò nel 1972 con il modello Alfetta.