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08/05/2015 | di Redazione Ruoteclassiche
A Garlenda una settimana dedicata alla sicurezza stradale
Garlenda, comune di poco più di 1200 anime, nell'entroterra di Savona è senza ombra di dubbio la capitale mondiale del 'cinquino'. Qui, nell'unica strada che attraversa il Paese, si trovano il museo multimediale dedicato a Dante Giacosa e la sede del Fiat 500 Club Italia, sodalizio con numeri di brivido: oltre 20.000 soci (è il club di modello più grande del mondo), circa 300 eventi organizzati ogni anno da quasi 200 fiduciari sparsi lungo tutto lo Stivale.
08/05/2015 | di Redazione Ruoteclassiche

Garlenda, comune di poco più di 1200 anime, nell'entroterra di Savona è senza ombra di dubbio la capitale mondiale del "cinquino". Qui, nell'unica strada che attraversa il Paese, si trovano il museo multimediale dedicato a Dante Giacosa e la sede del Fiat 500 Club Italia, sodalizio con numeri di brivido: oltre 20.000 soci (è il club di modello più grande del mondo), circa 300 eventi organizzati ogni anno da quasi 200 fiduciari sparsi lungo tutto lo Stivale.

Da sei anni, grazie alla sensibilità degli appassionati del sodalizio, a Garlenda vengono organizzate giornate dedicate alla sicurezza stradale; quest'anno, però, lo sforzo si è moltiplicato tanto da sgranare l'evento su cinque giorni, da lunedi 4 a venerdì 8 maggio. Il clou è stato giovedì 7, quando decine di ragazzi delle scuole elementari del circondario sono convogliate in una delle piazze del paese per l'evento dal titolo "Crescere sicuri", che ha avuto come partner la Polizia Stradale, il Comune e la ProLoco di Garlenda: in programma, mini percorsi ciclistici per far familiarizzare i bambini con la segnaletica e più in generale con l'educazione stradale, dimostrazioni di primo soccorso, piccole lezioni estemporanee sul Pullman Azzurro della Polstrada (c'era anche la Lamborghini "Gallardo" in dotazione della Polizia). Obiettivo, far nascere nelle nuove generazioni una nuova sensibilità in tema di comportamenti virtuosi nella guida di un veicolo.

Nel pomeriggio, ai ragazzini di 8-10 anni si sono sostituiti gli studenti di un istituto tecnico del circondario, per assistere alla toccante conferenza degli ospiti d'onore della manifestazione: Stefano Guarnieri e Stefania Lorenzini, genitori di Lorenzo, scomparso a 17 anni e mezzo, nel 2010 a Firenze, per l'incuria di un utente della strada che guidava con un tasso alcolemico tre volte superiore il limite massimo consentito. I due conferenzieri, che hanno raccolto nel libro intitolato "Felice di seguirti - Una storia di ordinaria inciviltà" la loro terribile esperienza, hanno ripercorso il tormentato rapporto con le istituzioni, gli inquirenti, la burocrazia che ha fatto seguito alla morte di loro figlio. Si è trattato di un racconto davvero emozionante di un percorso segnato spesso dall'insensibilità, dal pressapochissimo e dall'arroganza di chi a vario titolo ha seguito la vicenda da quella tragica notte del 1° giugno 2010 fino agli ultimi sviluppi che vedono progredire nelle varie commissioni delle due Camere il progetto d'introduzione del cosiddetto omicidio stradale, di cui i coniugi Guarnieri sono  i testimonial e i promotori più convinti.

La "violenza stradale" è in Italia la prima causa di morte dei giovani con età compresa tra i 13 e i 21 anni: 5000 morti l'anno, mentre nel mondo muoiono ogni giorno 500 ragazzi sotto i 17 anni. L'associazione Lorenzo Guanieri Onlus da cinque anni si batte per ridurre drasticamente queste cifre, sensibilizzando i giovani attraverso campagne e progetti a tema. Il Fiat 500 Club Italia, da sempre particolarmente attento al tema della sicurezza e dell'educazione stradale, premierà oggi i coniugi Guarnieri per l'impegno profuso proprio nella salvaguardia della vita sulla strada.

Dario Tonani

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