La versione analizzata della Abarth SE030 Pininfarina riproduce il prototipo esattamente come fu presentato alla stampa, con proporzioni fedeli e grande attenzione ai dettagli. È stato realizzato in scala 1:18 dall'azienda Maxima.
Dettagli grafici
Ottima la resa della vernice rossa opaca, così come la fascia gialla con la doppia firma Abarth e Pininfarina. Sulla fiancata è presente lo spazio bianco che, al 2° Giro d’Italia del 1974 con l’equipaggio Pianta-Beckers, avrebbe ospitato il numero 527 di gara.
Linee estreme
Lo sguardo è catturato dai passaruota posteriori, immediata dichiarazione della vocazione corsaiola, e dalla grande “pinna” con presa d’aria integrata, soluzione scenografica anche in miniatura. Ben realizzati i doppi terminali di scarico, che rendono chiara la natura aggressiva del prototipo.
Frontale aggressivo
Il muso è squadrato e muscoloso, con quattro proiettori tondi sotto ai fari, separati dall’ampia presa d’aria centrale. I componenti risultano curati per trasparenza e proporzioni. Notevoli anche il cofano anteriore, il tappo del serbatoio cromato e le griglie passanti, senza dimenticare i cerchi con pneumatici ben riprodotti.
Abitacolo essenziale
All’interno domina l’essenzialità: sedili da corsa, volante a tre razze e plancia senza fronzoli. I sedili sono dettagliati e dotati di cinture in tessuto, mentre il roll-bar appare proporzionato e realistico.
Un modello da collezione
Il risultato complessivo è di alto livello: proporzioni corrette, stampate nitide e grande cura costruttiva. Un pezzo che non può mancare nella collezione di chi ama i prototipi italiani, testimoni di un’epoca in cui design e meccanica correvano insieme verso il futuro. La SE030 è già disponibile al prezzo di 179,95 euro, sul sito del produttore.