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Il 12 cilindri dell’Alfa Romeo trova alloggio 75 anni dopo

Immaginate di ritrovarvi tra le mani il prototipo di un motore rivoluzionario, unico superstite di una limitatissima serie prodotta prima della guerra. Immaginate anche di scoprire che questo motore calzi a pennello, senza alcuna modifica, su un telaio con annessa carrozzeria in vostro possesso. Che cosa fareste voi in una situazione del genere?

Su Ruoteclassiche di marzo (di Alessandro Barteletti, foto di Paolo Carlini) vi raccontiamo come ha risolto il dilemma il noto collezionista Corrado Lopresto, che prima ha trovato il prototipo di un V12 costruito al Portello nel 1939, poi ha scoperto che combaciava alla perfezione con attacchi, ingombri e accessori del vano motore della sua altrettanto rara berlinetta “6C 2500” carrozzata Castagna e infine non ha esitato a “comporre” la vettura che l’Alfa Romeo intendeva realizzare ma non ebbe il tempo di farlo: “Quel V12 è l’unico testimone di una pagina poco nota di storia della Casa del Biscione; potevo tenerlo lì, fermo, a fare il soprammobile?”.

Qui sotto pubblichiamo alcune foto che Lopresto ci ha messo a disposizione in esclusiva per il nostro blog…

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