Sono molte le Alfa Romeo sportive ad avere le carte in regola per entrare nel mito, ma la Giulia 1600 Sprint GTA è sicuramente una di quelle dotate di quel quid in più: il brontolio cupo e genuinamente Alfa del suo 1.6 bialbero è una musica, la sua linea (quella della 1600 Sprint GT, firmata da Bertone e realizzata dal giovane Giorgetto Giugiaro, assunto da Nuccio nel 1959) è di un’eleganza unica per una vettura da corsa, per non parlare delle eccellenti doti di handling, legate alla presenza del mitico “slittone” al retrotreno che, guidando in modo aggressivo, faceva talvolta uscire le GTA dalle curve con la ruota anteriore interna staccata da terra, a vantaggio della trazione, ma con notevoli riflessi anche sulla spettacolarità dell’azione.
La leggenda
L’Alfa Giulia GTA ha origine nei primi anni 60, quando, per gareggiare nel Campionato Europeo Turismo e battere le acerrime rivali Ford Cortina Lotus, l’Alfa Romeo incaricò quella che all’epoca si chiamava Auto-Delta (due parole) di sviluppare una versione corsaioladella Giulia Sprint GT. L’ingegner Carlo Chiti si mise all’opera nella seconda metà del 1964, i prototipi videro la luce prima della fine dell’anno e, al Salone dell’Automobile di Amsterdam del 18 febbraio 1965, veniva presentata l’Alfa Romeo Giulia 1600 Sprint GTA (Gran Turismo Alleggerita). La linea, molto pulita, della Giulia GT rimaneva sostanzialmente invariata, però grazie all’uso di lega leggera per i pannelli esterni della carrozzeria, di lunotto e trasparenti laterali di plexiglas e di fusioni in lega al magnesio per molti componenti, il peso della GTA stradale risultava inferiore di circa 200 kg rispetto a quello della vettura di serie (circa 745 kg invece di 950), massa che poteva essere poi ulteriormente ridotta con relativa facilità di altri 50 kg mediante l’eliminazione dei paraurti, l’alleggerimento dei sedili e l’impiego di bulloneria di origine aeronautica.
500 esemplari
Il motore era il classico quattro cilindri bialbero Alfa Romeo di 1570 cm3, ma con due candele per cilindro, due carburatori a doppio corpo Weber 45 DCOE 14 (invece di 40) e cambio speciale. Tutte le Giulia Sprint GTA nascevano in versione stradale (e ne furono realizzati 500 esemplari, la tiratura minima richiesta per ottenere l’omologazione in Gruppo 2), per poi passare immancabilmente sotto le cure o dell’Autodelta (divenuta una parola sola…) o di esperti preparatori che le convertivano in “corsa” in base alle richieste dei clienti, utilizzando in genere particolari sviluppati ad hoc. La potenza della versione stradale era di 115 cavalli, per una velocità massima di 185 km/h, mentre per gli allestimenti da corsa si raggiungevano circa 170 cavalli, con velocità massime superiori ai 220 orari. Le Giulia Sprint GTA divennero ben presto le vetture da battere, visto che nella stagione 1966 furono oltre 200 le vittorie conseguite; nel 1966, nel 1967 e 1969 le GTA conquistarono il Campionato Europeo Turismo; nel 1967 Ignazio Giunti si aggiudicò il Campionato Europeo della Montagna.
Costanti aggiornamenti
Come accade per tutte le vetture da corsa, la carriera della GTA fu caratterizzata da costanti aggiornamenti: nel 1967 fu presentata la GTA SA (SovrAlimentata), sulla quale la sovralimentazione era ottenuta mediante una coppia di compressori centrifughi mossi da turbine idrauliche (la potenza saliva a 230 cavalli, la velocità arrivava a 240 orari); nel 1968 debuttò la GTA 1300 Junior (motore bialbero di 1290 cm3, da 96 cavalli per la versione stradale, 150-160 per quella corsa), mentre le ultime Giulia GTA coupé a veder la luce furono, nel 1970, la 1750 GTAm e l'anno seguente la 2000 GTAm. Derivate dalla 1750 GT Veloce, rispetto a quest’ultima beneficiavano di una cilindrata elevata a 1.985 cm3 e dell’iniezione Spica o Lucas; la potenza erogata saliva a 195 CV e fino a 240 CV per la sorella maggiore, 2000 GTAm. La GTAm continuò a rivelarsi una macchina vincente, aggiudicandosi il Campionato Europeo Turismo nella sua categoria nel 1970 e nel 1971. La stagione 1972 segnò l’epilogo dell’impegno dell’Autodelta con le GTA: si chiudeva uno dei capitoli più entusiasmanti della storia sportiva dell’Alfa Romeo, destinato a lasciare un segno indelebile nel cuore degli appassionati del marchio.
Analisi di mercato
Le quotazioni della Giulia Sprint GTA stradale presentano forti differenze tra gli esemplari conservati in buono stato (oppure restaurati in antica data, label AB delle quotazioni di Ruoteclassiche) e quelli in stato di conservazione eccezionale, oppure restaurati professionalmente (A+): i primi hanno valori attorno ai 220 mila euro, mentre i secondi possono arrivare a 350 mila. Naturalmente, esemplari con un palmarès importante e le GTA ex ufficiali Autodelta hanno quotazioni (mostruosamente) ancora più elevate. Il restauro di una GTA è facile solo in apparenza, ma si rivela molto difficile nella realtà a causa della carrozzeria di alluminio e dei costi di ripristino della meccanica originale.
TECNICA
Motore | Cilindrata | Potenza | Velocità | Trazione | Dimensione | Esemplari Prodotti | Periodo di Produzione |
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anteriore, 4 cilindri in linea | cm3 1.570 | CV 115 | km/h oltre 185 | posteriore | mm (LxLxH) 4.080x1.580x1.315 | circa 500 | 1965-1969 |