Alfa Romeo GTV/Spider 916: 30 anni di fascino anteriore - Ruoteclassiche
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20/04/2025 | di Andrea Paoletti
Alfa Romeo GTV/Spider 916: 30 anni di fascino anteriore
Coupé o spider, la sportiva di Arese non ha mai smesso di essere amata, grazie a una linea personale e motori grintosi
20/04/2025 | di Andrea Paoletti

Era la primavera di 30 anni fa quando iniziò la commercializzazione dell’Alfa Romeo GTV (contemporaneamente alla Spider) arrivata a rinverdire i fasti del Biscione nell’allora molto vivace segmento delle sportive. Una doppia proposta che, complice una linea particolarmente accattivante – disegnata dall'ingegner Enrico Fumia che lavorava alla Pininfarina – venne accolta favorevolmente da pubblico e stampa specializzata.

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Design molto personale

Compatta e muscolosa, la sportiva del Biscione esibiva dettagli di design molto personali, a partire dal “cofango”, ovvero il grande cofano avvolgente che integrava anche i parafanghi, l’elemento più caratterizzante del frontale, dove spiccavano i quattro piccoli fari. In realtà si trattava di un solo elemento rettangolare per lato, ma all’esterno apparivano gruppi ottici circolari grazie agli incavi del cofano. L’aggressiva linea a cuneo era poi valorizzata e sottolineata da una scanalatura che correva diagonalmente lungo la fiancata, mentre il posteriore rastremato e dallo sbalzo ridottissimo accoglieva la tipica fascia orizzontale, dove erano ospitati i gruppi ottici.

Stile Alfa anche all’interno

L’abitacolo mantiene le promesse dell’esterno, offrendo il giusto equilibrio tra lusso (erano disponibili rivestimenti di pelle in varie tinte) e sportività, dai sedili profilati ai tre strumenti circolari sulla console, che indicano livello carburante, orario e temperatura dell’acqua. Erano inoltre presenti condizionatore manuale e ABS fin dalla versione 2.0 Twin Spark L, la più diffusa tra le varie opzioni di motore con la quale il modello era disponibile. Non si può infatti parlare di un’Alfa senza soffermarsi adeguatamente su propulsori e meccanica e anche la 916, pur in presenza della trazione anteriore, al tempo criticata dai puristi più accesi, aveva solidi argomenti da proporre.

Tre motori e un multilink

Lo schema delle sospensioni infatti era raffinato, con un avantreno MacPherson rivisto dai tecnici Alfa, ma era soprattutto il retrotreno a spiccare, grazie a un multilink a bracci multipli fissato a un telaietto supplementare, il cui ingombro però penalizzava le dimensioni del bagagliaio (piccolo e poco sfruttabile). La gamma motori comprendeva il 4 cilindri in linea 2.0 Twin Spark 16V da 150 CV, che consentiva di toccare i 215 km/h e il più esclusivo 2.0 V6 Turbo da 200 CV, in grado di spingere la vettura fino a 235 km/h. Sulla Spider, invece, viene offerto sin dal lancio anche il 3.0 V6 da 192 CV. Nel 1997, sulla GTV, arriva pure il 3.0 V6 24V aspirato da 220 CV, che permetteva di toccare i 240 km/h.

Le novità del 1998

Nel 1998 c'è stato il passaggio alla seconda serie (sempre prodotta ad Arese) e nel periodo 1998/fine estate 2000 vennero prodotte le 1.8 TS e le Spider 2.0 V6 TB. Con il passaggio alla Pininfarina(appunto, fine estate 2000) tali motori sparirono e cambiarono alcuni colori esterni e interni, con l'introduzione di serie limitate. Gli aggiornamenti della seconda serie sono numerosi, ma quelli più evidenti furono la mascherina cromata, l'eliminazione della fascia nera sottoporta e sottoparaurti, colori esterni, disegno dei cerchi, nonché le nuove sigle applicate sul portabagagli. All'interno cambiano i sedili (a cannelloni), il volante a tre razze e la plancia di disegno diverso.

Con la terza finisce l’avventura

Il cambiamento estetico più evidente arriva con la terza serie, del 2003, in quanto il frontale, disegnato dal Centro Stile Alfa Romeo per uniformarlo al restyling della 147, della 156 e 166, vede proprio lo scudetto Alfa assumere maggiore importanza, allungandosi verso il basso. Per i motori arriva il 2.0 JTS da 165 CV e il V6 cresce di cilindrata a 3.2, da 240 CV, ma non c’è quasi il tempo di apprezzare il tutto che la produzione finisce, nel 2005.

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