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17/08/2020 | di Cesare Emanuele Scanzi
Alfa Romeo: quel che resta del Portello
Del glorioso stabilimento Alfa Romeo del Portello non rimane che una guardiola, ultima traccia di un passato industriale dimenticato.
17/08/2020 | di Cesare Emanuele Scanzi

In una Milano sempre più moderna e mutevole sopravvive un piccolo angolo di “antica milanesità industriale”. E per un alfista è molto di più: si tratta di una minuta e solitaria cappella, residuato di un’immensa cattedrale andata distrutta.

È stata infatti individuata l’ultima vestigia esistente di quello che fu il grande stabilimento Alfa Romeo del Portello. Tutto è andato demolito e riciclato con centri commerciali, abitazioni, negozi. Ma in via Renato Serra, angolo via De Gasperi (individuabile con Google Map) è ancora al suo posto un muro di recinzione che ingloba un grande portone in ferro e, all’interno, una minuscola guardiola da cui l’addetto dava il consenso all’accesso. Da lì transitavano semilavorati per la fonderia, merci, automobili e, poco distante, si accedeva al Reparto Esperienze.

Il Comune di Milano, nell’ambito di un progetto di recupero, ha in programma di demolire quest’area e ingrandire lo spazio retrostante, attualmente abbandonato. Un pool di club e registri (attualmente sono Alfa Blue Team, Registro Alfa Romeo 6C 2500, Registro Giulia, Club Milanese Automoto d’Epoca, Associazione Italiana Storia dell’Automobile, Alfaclub Milano e Gruppo Seniores Alfa Romeo) ha sottoscritto un documento che verrà presentato alle autorità. L’obbiettivo è ottenere la salvaguardia di questo fazzoletto di stabilimento Alfa Romeo rimasto in piedi, per gli alfisti una delle “porte del Paradiso”.

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