Verso la metà degli anni Sessanta l’Alfa Romeo presenta la Giulia Super, una vettura pensata per accentuare il piacere di guida e, al tempo stesso, offrire un buon confort di marcia
La Super mantiene invariate le caratteristiche estetiche della TI. In alcuni particolari, però, si differenzia dalle altre versioni. La parte superiore della calandra, per esempio, fa parte del coperchio del cofano: alzando questo, lo scudetto Alfa rimane diviso in due elementi. Sotto alla battuta inferiore delle portiere spiccano dei profili cromati, mentre a lato dei due montanti del padiglione sono stati applicati due stemmi dell’Alfa su fondo dorato. Spariti i profili (cromati) che incorniciavano le luci di coda, variata la grafica delle scritte: ora riportata in corsivo. Queste le principali differenze esterne con la TI. Poche, e tali da lasciare sostanzialmente invariata la linea caratteristica della vettura.
Interni aggiornati. I cambiamenti di maggior rilievo riguardano l’abitacolo, rivisitato in alcuni suoi componenti. Sedili più comodi e imbottiti si combinano con un rivestimento del padiglione in finta pelle traforata. Il volante, di tipo sportivo, è a tre razze metalliche, con corona in plastica. Ridisegnata la plancia rivestita in legno, per assecondare al meglio i gusti e le tendenze dell’epoca. La strumentazione, non più a sviluppo orizzontale, è composta da due quadranti circolari e varie spie luminose. Inoltre, tra i due quadranti sono alloggiati un orologio e la spia degli indicatori di direzione. La strumentazione è soddisfacente, così come le finiture.
La tecnica. La struttura della Giulia Super è pressoché identica a quella della TI. Mutati i dati di erogazione del motore e, di conseguenza, le prestazioni. La Super monta l’ormai collaudato 4 cilindri in linea di 1570 cc, doppio albero a camme in testa. A differenza del propulsore della TI, che monta un carburatore doppio corpo Solex (32 PAIA 5), la Super adotta due carburatori doppio corpo orizzontali Webwer 40 DCOE4 oppure due Solex 40 PHH/2. La potenza è di 112 cv sae a 5500 giri/min contro i 106 della TI. In termini di performance, la vettura effettua lo sprint da 0 a 100 km/h in circa 11 secondi (11,2 per l’esattezza) e raggiunge una velocità massima di 177 km/h.
La prova di Quattroruote. La pagella stilata dalla “nostra” rivista mette in evidenza un motore brioso e potente, abbinato a un cambio dalla manovrabilità discreta e uno sterzo pronto, con caratteristiche sportive. Freni potenti e resistenti, tenuta di strada soddisfacente e confort di marcia discreto, leggermente limitato dalla rigidità del molleggio e dalla rumorosità.
La quotazione attuale. La valutazione odierna per una Giulia Super prodotta dal 1965 al 1972 ha un range di prezzi che va da un minimo di 10500 euro a un massimo di 24000 euro, per un modello in perfette condizioni.
Diteci la vostra. E voi, cosa ne pensate della Giulia Super? Che ricordi vi suggerisce? Ne avete una oggi? Fatecelo sapere attraverso i commenti qui sotto. Inoltre, come da consuetudine, se avete un racconto particolarmente interessante sul suo conto, potete scriverci una mail all’indirizzo di posta redazione@ruoteclassiche.it.