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01/05/2005 | di Redazione Ruoteclassiche
ALTA TENSIONE
Per la prima volta motore sovralimentato, accensione elettronica e oltre 250 km/h: la vettura prometteva emozioni forti, anzi fortissime. Sottolineate da sapienti interventi estetici. Costava il doppio dell’aspirata e arrivava sul mercato in piena crisi petrolifera. Invece rilanciò la Porsche nel settore delle supercar.Al Salone di Francoforte del 1973 allo stand Porsche gli occhi di […]
01/05/2005 | di Redazione Ruoteclassiche

Per la prima volta motore sovralimentato, accensione elettronica e oltre 250 km/h: la vettura prometteva emozioni forti, anzi fortissime. Sottolineate da sapienti interventi estetici. Costava il doppio dell'aspirata e arrivava sul mercato in piena crisi petrolifera. Invece rilanciò la Porsche nel settore delle supercar.

Al Salone di Francoforte del 1973 allo stand Porsche gli occhi di tutti erano puntati sul prototipo della "911 Turbo": parafanghi allargati per ospitare pneumatici di generosa sezione, spoiler posteriore, motore di 2,7 litri da 280 cavalli, oltre 256 km/h.

Lo sviluppo di un motore sovralimentato era iniziato alla fine degli anni 60 per iniziativa di Ernst Furhmann, il padre del quattro cilindri boxer a doppio albero a camme in testa poi montato sulla "356 Carrera". Nell'autounno del 1972 si era pronti a montare il turbo sul motore di 2,7 litri e nell'aprile del 1973 la prima "911" sovralimentata era pronta per le prove su strada. Nonostante la crisi petrolifera seguita alla guerra del Kippur (6 ottobre 1973) lo sviluppo della "Turbo" fu portato a termine, in netto contrasto con le tendenze del mercato.

La versione definitiva della "911 Turbo" debuttò al Salone di Parigi del 1974. La vettura si differenziava dalla "911" normale per gli accentuati parafanghi e per il massiccio spoiler posteriore che, unitamente a quello anteriore, era stato montato per migliorare la frenata, la tenuta di strada e la stabilità. L'allestimento era lussuoso e la dotazione comprendeva: lavafari, tergilunotto, cristalli atermici, parabrezza e lunotto riscaldabili elettricamente, vetri elettrici, fendinebbia, riscaldamento a comando termostatico, selleria e tappezzeria in tessuto/pelle o solo pelle, impianto stereo con radio a ricerca automatica e antenna elettrica.

Il cuore di quel gioiello era ovviamente il suo straordinario motore di 3 litri, preferito dopo lunghe prove al "2.7". Le prestazioni erano di prim'ordine (251 km/h e 0-100 km/h in 5,5 s), nonostante il peso di ben 1140 kg. Il successo fu immediato: nel maggio del 1975 erano già 270 le vetture ordinate e 50 erano state consegnate. Un risultato eccellente se si pensa che il prezzo era di 65.000 marchi; in Italia la "Turbo" costava 21.983.000 lire il doppio di una "911" aspirata.

TECNICA

Motore Posteriore, 6 cilindri boxer - cilindrata 2992 cm³ - Alesaggio 95 mm - Corsa 70,4 mm - Potenza 260 CV DIN a 5500 giri/min - Rapporto di compressione 6,5:1 - Coppia 35 kgm a 4000 giri/min - Lubrificazione a carter secco - Iniezione Bosch "K-Jetronic" - Turbocompressore KKK 3 LDZ (pressione 0,8 bar) - Accensione elettronica.
Trasmissione Trazione posteriore - Cambio a quattro marce sincronizzate in blocco col differenziale - Comando a cloche - Frizione Fichtel & Sachs da 240 mm - Pneumatici anteriori 185/70 VR 15; posteriori 215/60 VR 15 (a richiesta anteriori 205/50 VR 15; posteriore 225/50 VR 15: divenuti di serie nel 1976).
Corpo vettura Coupé 2+2, 2 porte - Carrozzeria portante - Sospensioni anteriori a ruote indipendenti, barre di torsione longitudinali - Sospensioni posteriori a ruote indipendenti, barre di torsione trasversali - Barre stabilizzatrici anteriori e posteriori - Freni a disco anteriori e posteriori autoventilanti - Sterzo a cremagliera.
Dimensioni e peso Passo 2272 mm - Carreggiata anteriore 1432 mm - Carreggiata posteriore 1501 mm - Lunghezza 4291 mm - Larghezza 1775 mm - Altezza 1320 mm - Peso a vuoto 1140 kg.
Prestazioni Velocità 250 km/h - Accelerazione 0-100 km/h in 5,5 s - Consumo medio 10,8 litri/100 km.

IMPRESSIONI

Un calcio nel sedere

La "911 Turbo" nel traffico si guida con facilità, grazie all'elasticità del motore. Ma schiacciando sull'acceleratore tutto cambia e la potenza viene scaricata in modo rabbioso. Il suo fascino però risiede proprio in questo temperamento rude.

Scovare una "911 Turbo 3.0" originale è un'impresa. Comprensibile quindi l'orgoglio di Giovanni Cama, professionista milanese proprietario dal 2004 di questo esemplare immatricolato a Milano nel 1976. Aveva 87.000 km e la meccanica era perfetta. La vettura è conservata e la scocca non presenta tracce di ruggine.

TAGS porsche
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