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ANCHE I GIGANTI SI FANNO BELLI

Coniolo (AL) è un paese di 500 anime sull’Appennino ligure (252 m s.l.m.). La sua storia è legata all’attività mineraria, che si sviluppò a fine ‘800 e che culminò nei primi del ‘900 con la distruzione di Coniolo Basso, quando per effetto delle escavazioni crollarono 84 abitazioni, la chiesa di Sant’Eusebio (1604) e l’antica Villa Fassati. In memora di quella tragedia, ventisette volontari di Coniolo hanno realizzato un museo multimediale chiamato “Coniolo, il paese che visse due volte” (www.museodiconiolo.it).

E per attrarre i turisti hanno collocato alle porte del borgo un piccolo locomotore da miniera che simboleggia la principale attività del luogo, appunto l’estrazione mineraria. Dalla Francia è arrivata una motrice Berry costruita nella seconda metà degli anni 50, del tutto simile a quella che realmente trainava i vagoni da miniera basculanti nella tratta da Coniolo ai vicini stabilimenti di Casale.

Il locomotore è stato restaurato a titolo gratuito da una ditta specializzata di Castelletto Monferrato (AL), la Lucato Termica, che recentemente è stata impegnata anche nel ben più complesso ripristino di una locomotiva delle Ferrovie Nord di Milano (la “FNM 240-05”), terminato il 30 luglio con una cerimonia pubblica di presentazione dell’opera finita.

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