Auto e Moto d’Epoca 2021: un’edizione da incorniciare - Ruoteclassiche
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25/10/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla
Auto e Moto d’Epoca 2021: un’edizione da incorniciare
Archiviata anche quest'edizione di Auto e Moto d'Epoca. Il 2021 si conferma l'anno della ripartenza, con Padova in grande spolvero: con oltre 130.000 visitatori è record di presenze.
25/10/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla

Si è conclusa ieri sera la kermesse padovana Auto e Moto d’Epoca 2021: un’annata record che lascia ben sperare per la ripresa e la crescita del settore.

“Questa è la più bella fiera degli ultimi dieci anni, la passione ha vinto su tutto” dichiara il patron di Auto e Moto d’Epoca, Mario Carlo Baccaglini e prosegue: “Possiamo dire che Auto e Moto d’Epoca è il punto di riferimento internazionale in tutti i settori dell’auto d’epoca, per gli espositori, i commercianti, per i collezionisti e gli appassionati in Italia e nel mondo. Un ringraziamento speciale va alla squadra che per mesi ha lavorato affinché tutto questo fosse possibile e ai tanti partner che ci hanno accompagnato in questo percorso”.
Sono molti i segnali positivi che giungono dalla kermesse patavina: a partire da un nuovo record di presenze che supera il dato più alto, 130.000 visitatori, raggiunto nel 2019. Nei quattro giorni, dal 21 al 24 ottobre, gli 11 padiglioni (dislocati su un’area di 115.000 mq) hanno accolto 1600 espositori per un totale di oltre 5.000 veicoli. Ma c’è dell’altro, perché Auto e Moto d’Epoca si è configurata come un ponte tra passato e futuro per il motorismo d’epoca. Un passaggio espresso a più riprese dalle federazioni e dai principali player del settore, nell’ottica rendere il mondo heritage un patrimonio culturale accessibile a tutti, con un occhio di riguardo alle nuove generazioni che si affacciano al collezionismo.

Le mostre tematiche. L’alto livello della manifestazione è stato confermato dalle retrospettive sul motorsport, a partire da “L’Italia che vince le corse” realizzata in partnership con il Mauto di Torino (Museo Nazionale dell’Automobile) e la Collezione Veloce Classic di Londra. Tra le vetture esposte, la Lancia-Ferrari D50 del 1955 che conquistò il mondiale 1956 con Juan Manuel Fangio e la Maserati 26B del 1928, la seconda auto da corsa realizzata dai fratelli Maserati che vinse Campionato Italiano Marche. Emozionante, in tal senso l’avviamento della leggendaria Fiat 130 HP (della Collezione del Mauto), così come, tra gli incontri, la conferenza sulla vittoria di Munari e Mannucci al Rallye di Montecarlo del 1972. Un talk che ha visto la partecipazione delle mogli dei piloti, Ariella Mannucci e Flavia Munari sul palco dell’Area Aci Storico insieme a Maria Grazia Facetti.
Sul fronte due ruote: la Gilera 500 4 cilindri GP del 1956 che vinse sei mondiali tra il 1950 e il 1957. In mostra anche la Collezione Bertone con le 16 straordinarie vetture di “Universo Bertone” che ha raccontato l’evoluzione del design italiano con spettacolari showcar come la Citroën Camargue del 1972, la Ferrari Rainbow del 1976, la Chevrolet Ramarro del 1984, la Bertone Bliz del 1992, l’Aston Martin Jet2 del 2004 e la Jaguar B99 del 2011.

Assetto corsa. Il tema delle competizioni ritorna anche nell’Area Aci Storico con “Lancia Martini Endurance” che ha deliziato i visitatori con tre icone del motorismo sportivo anni 80: le Lancia Beta Montecarlo, LC1 e LC2 della Fondazione Macaluso. Con loro, le protagoniste de “L’epoca d’oro del Superturismo”, una mostra raccontata dai grandi piloti e dalle auto del Campionato Italiano Superturismo. Tra queste, spiccavano l’Alfa 155 GTA del 1992 di Alessandro Nannini e la coeva BMW M3 2500 Sport Evolution di Roberto Ravaglia.
Per il centenario di Moto Guzzi, 10 motociclette hanno raccontato, decennio per decennio, il progresso della tecnica e della produzione industriale italiana. In esposizione: la Guzzi Sport 500 prodotta tra il 1924 e il 1928, la Motoleggera 65 Guzzino (1946-1954), la popolare Galletto 160/175/192 (1950-1966), la grintosa V7 Sport 750 (1971-1974) fino alla recente MGX-21 1400 (2016-2019).

Le bellissime. Il Motorsport ha tenuto banco anche per quanto riguarda il mercato e, tra gli stand dei "top player", non sono mancate auto come la Bugatti T37 del 1926 reduce della 24 Ore di Le Mans, la Ferrari 308 GTB Gr.4 con preparazione Facetti, la Lancia Stratos in livrea Alitalia e l’Alfa Romeo 155 V6 Ti DTM di Giancarlo Fisichella. Tra le auto più spettacolari di questa edizione citiamo la Bugatti T57C Gangloff, la Fiat 8V del 1953 (seconda vettura ufficiale prodotta), l’Alfa Romeo Giulia TZ del 1964 e la Ferrari 250 GT Drogo.

Il trend dell’elettrico. Un altro focus emerso durante l’edizione 2021 è quello sui nuovi trend che dividono gli appassionati: su tutti restomod e propulsioni alternative. Il 2CV Méhari Club Cassis ha presentato due vetture restaurate e riconvertite con motore elettrico. Anche le case automobilistiche hanno posto l’accento sulla mobilità sostenibile con prototipi e modelli di produzione che hanno raccontato il loro percorso di elettrificazione. Heritage di Stellantis ha raccontato gli ultimi 50 anni di ricerche, dall’innovativa concept car Fiat X1/23 del 1974 alla Nuova 500e (RED). La piccola monovolume biposto è uno dei primi esempi di citycar elettrica: raggiungeva una velocità massima di 75km/h per un’autonomia di 70 km (a velocità costante di 50 km/h).
Mercedes-Benz esponeva invece la sua pioniera dell’elettrico, la 190 E Elektro, modello sperimentale presentato alla Fiera dell’Innovazione di Hannover nel 1990. La Elektro può essere considerata il primo passo del cammino verso la trazione elettrica di concezione “moderna” giunto oggi alla presentazione dell’ammiraglia EQS. Senza tempo, invece, il fascino della seducente Mercedes 190 SL, a maggior ragione se si tratta dell’ esemplare posseduto da Gina Lollobrigida, in mostra nello stand del Mercedes-Benz 190 SL Club Italia.

Largo alle maestranze. Auto e Moto d’Epoca si è riconfermata una vetrina prestigiosa per il Made in Italy. Meriterebbe un un intero capitolo la “Effeffe” dei Fratelli Frigerio, interamente realizzata a mano: un tributo alle berlinette sportive degli anni 50 e 60. C’è stata poi un’anteprima antoniana anche per la Delta Integrale, che rivive nel progetto di Miki Biasion.
Molte novità nel mondo dei ricambi: sono stati più di 600 i venditori giunti a Padova insieme a specialisti della cura dell’auto e artigiani del restauro. Racconta Mario Carlo Baccaglini, organizzatore del Salone: “Per quasi 40 anni il Salone ha costruito un legame di fiducia con pubblico ed espositori. Tutti sanno che vale sempre la pena visitare Auto e Moto d’Epoca. Un risultato possibile grazie a tre pilastri fondamentali: la qualità, la passione, l’innovazione”.

Annata record. Tantissimi, infine, i club e registri storici presenti al salone e sono stati proprio loro ad esporre modelli preziosi come l’Alfa Romeo 6C 2300 L Mille Miglia (la prima vettura Touring con carrozzeria “Superleggera”) e la centenaria Lancia Lambda presente nelle tre “Berlina”, “Balloon” e “Torpedo”.
Iris Stippler di Carrozzeria Scartapatti chiosa: “Oltre ai professionisti e collezionisti, a Padova sono stati molti i giovani ad avvicinarsi a questo mondo, così come le famiglie coi bambini. Un successo che va oltre la vendita di modelli prestigiosi, il nostro interesse è anche quello di portare avanti una tradizione e una cultura, di trasmettere il valore del bello, dello storico. Questo appuntamento permette a tutti di entrare in contatto con vere e proprie opere d'arte, toccando con mano la realtà.”

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