Visitando questa ricchissima edizione 2023 di Auto e Moto d’Epoca, suddivisa in quattro vasti percorsi tematici - Auto, Il mondo delle classiche, Moto e Ricambi - per semplificare la scelta e l’orientamento del pubblico in base alle proprie preferenze, è facile, molto più che in passato, imbattersi negli spazi allestiti per presentare musei, collezioni e raccolte di ogni genere, nazionali e stranieri.
Dai camion alle due ruote. La Fondazione Marazzato di Stroppiana, Vercelli, espone mezzi pesanti provenienti dalla ricca collezione custodita nei capannoni aziendali, composta da veicoli risalenti anche ai primi anni del Novecento, comprendente rarità come alcuni Alfa Romeo, Lancia e Isotta Fraschini. All’estremo opposto per ingombri, le moto del Museo Demm di Porretta Terme, Bologna; la Casa era specializzata nelle piccole cilindrate e la rassegna conserva anche le due ruote da record e da competizione degli anni 50 e 60.
Supercar della Motor Valley. Non possono mancare le collezioni delle Case emiliane produttrici delle sportive più amate in tutto il mondo. Ecco così lo stand del Museo Ferrari di Modena, che espone una F40; il Museo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese mostra una Miura SV, l’ultima serie della mitica supersportiva, e una Countach prima versione, ossia il modello che ha sostituito proprio la Miura. Per le auto del Tridente, ecco invece la Collezione Umberto Panini di Modena, con la Maserati Eldorado da competizione. Venendo a tempi più recenti, non manca il Museo Horacio Pagani di San Cesario sul Panaro, Modena, che espone una Zonda e una Huayra.
Da tutta Europa. Grande e posto all’ingresso di via Costituzione è lo spazio del Mauto di Torino, con alcuni fra i gioielli custoditi nella sua sede. Intorno, a far da cornice all’esposizione torinese, vari musei europei tra i più prestigiosi: la Collection Schlumpf di Mulhouse, Francia, con la monoposto Bugatti Type 251; il Louwman Museum de L’Aja, Olanda, con due pezzi da novanta come il Tarf II da record e la Lancia D23 Pinin Farina; Autoworld di Bruxelles, Belgio, con una Nagant Six di produzione locale. C’è anche, per i colori italiani, il Museo di Castel del Grano di Candela, Foggia, che nella sua sede ospita pure carrozze, mezzi a vapore e trattori.