Sarà che il revival delle supercar anni 80 è ai suoi massimi livelli – e il mercato lo dimostra chiaramente, con prezzi alle stelle e aumenti vertiginosi di anno in anno – sarà anche la presentazione da parte di Maranello della 849 Testarossa poco meno di due mesi fa, fatto sta che a Bologna non se ne erano mai viste tante tutte insieme.
Un’abbondanza inebriante
Ad un certo punto abbiamo perso il conto, letteralmente sopraffatti da cotanta abbondanza, così ci siamo fermati su una panchina – letteralmente prese d’assedio e conquistate con appostamenti degni di un poliziotto in borghese – per ragionare un attimo e andare a pescare quelle più meritevoli, ovviamente secondo un parere molto soggettivo. Sulla gialla spider che troneggia al padiglione 26 però è difficile che non ci sia l’unanimità nel considerarla una delle più spettacolari, oltre che rara. Ci fermiamo ad indagare e ne scopriamo alcuni segreti che ci portano a cavallo tra gli anni 80 e 90 e tirano in ballo uno dei sogni erotici dell’epoca: Carol Alt.
Realizzata da Castagna in esemplare unico
La storia è questa: Gastone Crepaldi, di Crepaldi Auto – uno dei concessionari ufficiali Ferrari più iconici di Milano – decide nel 1987 di farsi fare una versione speciale su base Testarossa. Un anno prima l’Avvocato aveva ordinato a Pininfarina – per festeggiare 20 anni al comando della Fiat – una Ferrari Testarossa in versione scoperta, un esemplare unico, grigio argento metallizzato, con targa personalizzata TO0000G. Troppo bella per non suscitare un desiderio di emulazione, possibile solo a chi era nelle grazie dei vertici Fiat e Ferrari: fatto sta che Crepaldi bussa alla porta della famosa e storica Carrozzeria Pavesi, fondata nel 1929 e specializzatasi nel tempo nella creazione di versioni “targa” e spider a partire da esemplari carrozzati coupé.
Guidata da Carol Alt e poi riverniciata
Il risultato è che la nera Testarossa, con interni bianchi, prende vita e diventa addirittura protagonista di un episodio del film “Anni 90” con Carol Alt che la guida di notte in una Milano deserta anche se in realtà al volante c’era Gastone Crepaldi con una parrucca, come ci rivelano i titolari di Auto Luce che l’ha attualmente in vendita. A causa di alcuni problemi finanziari, l’auto viene poi venduta a Pavesi che, di fronte alla difficoltà di venderla – incredibile ma vero – decide di verniciare di giallo la carrozzeria e fare gli interni neri. La mossa funziona e, negli anni, ha avuto vari proprietari, consapevoli di avere per le mani un pezzo decisamente raro, dotato per di più di capotte elettrica.
Come Sonny Crockett in Miami Vice
Mentre intorno a noi si moltiplicano 512 M e TR, notiamo anche una monospecchio monodado del 1986 color grigio metallizzato e, proseguendo tra chi sta già addentando un (costoso) panino, ci ritroviamo improvvisamente sul set di Miami Vice. Sfido chiunque a non sentire già in sottofondo “Crockett’s theme” di Jan Hammer, file di palme e completi Armani color pastello: del resto la Testarossa bianca usata nel famoso telefilm degli anni 80 è forse una delle auto più iconiche della storia della TV. Qui di fronte a me ce n’è una che ha anche la particolarità degli interni blu: allo stand evidentemente sono in pausa pranzo quindi non posso indagare oltre, ma l’effetto wow è assicurato.
Classe sublime
Il premio eleganza va però ad un’altra Testarossa color grigio metallizzato, sempre presente al padiglione 26, che sfoggia un raro abbinamento con degli interni rosso Cartier che sono semplicemente divini. L’auto è del 1986, ha circa 60.000 km e fu originariamente consegnata in Francia, per poi trasferirsi a Monte Carlo: è in Italia dal 2006 e i titolari dello stand assicurano che ce ne siano solo due con questa combinazione di colori. Non ci interessa sapere se sia vero o meno, quello spetterà verificarlo al fortunato nuovo proprietario: a noi basta vederla e sognare ad occhi aperti.
