Citroën DS ad Auto e Moto d'Epoca 2025
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Eventi
25/10/2025 | di Andrea Paoletti
Auto e Moto d’Epoca 2025, invasione di DS che festeggia 70 anni
Foltissima la rappresentanza della mitica Citroën, dalle più spartane ID alle eleganti cabriolet Chapron, per finire con le spaziose Break
25/10/2025 | di Andrea Paoletti

Ad una signora non si chiede l’età e quantomeno lo si fa con una Dea. Eppure 70 anni – portati, il gioco di parole è inevitabile, divinamente – li festeggia proprio in questo 2025 che si sta avviando verso la fine. Ecco allora che a Bologna, per i fan della rivoluzionaria auto francese, c’è veramente da sbizzarrirsi.

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La Dea non perde un colpo

Praticamente ogni padiglione ne ospita almeno una, in tutte le versioni e colori possibili, anche sezionate per far vedere una meccanica che, nel 1955 era pura fantascienza, così come la linea, praticamente un’astronave a quattro ruote che lascia tuttora a bocca aperta, affascinati e ammaliati dall’armonia delle sue curve e dai dettagli cromati che denotano un gusto stilistico raffinato e immortale. Partendo dal padiglione 25 la prima tappa è proprio nello stand del Club Storico Peugeot Citroën Italia, che espone una DS 23 Pallas del 1974 di colore Gris Nacré.

Leggiadra come poche

Vere regine di eleganza sono poi le versioni cabriolet realizzate dallo specialista Chapron. C’è una DS 21 azzurro metallizzato con interni blu che sembra stia solo aspettando di scorrazzare in Costa Azzurra con “La belle vie” di Sacha Distel che accompagna dagli altoparlanti l’incedere silenzioso e leggiadro assicurato dalle sospensioni idropneumatiche, una delle tante rivoluzionarie caratteristiche di questo modello. È un esemplare francese del 1968, importato in Italia nel 1979 e successivamente conservata da tre proprietari, uno dei quali l’ha riverniciata una quindicina di anni fa. Inutile dire che è molto rara, ne esistono solo 500 esemplari.

Semplici ma non troppo

Ci sono anche le ID, sorelle più spartane e meno accessoriate, ma premiate da numeri di vendita superiori, grazie al prezzo inferiore mediamente del 20-30%. Equipaggiate esclusivamente con il cambio manuale e mai quello idraulico e con un sistema frenante semplificato rispetto a quello della DS, erano in realtà una validissima alternativa e in giro per i vari stand ce n’erano in quantità, tirate a lucido e riconoscibili ad occhio nudo solo dagli appassionati. Interessante per gli appassionati di tecnica, l’esemplare privo della carrozzeria anteriore e del lato sinistro, che mette in mostra il sofisticato sistema idraulico con le caratteristiche “palle” verdi che contengono il fluido da mandare in pressione.

Spazio infinito

Sembrano invece la Ecto 1 di “Ghostbusters” le DS e ID Break, spesso in configurazione 9 posti, letteralmente in grado di caricare di tutto e infatti utilizzate molto di frequente come autoambulanze o per il servizio di trasporto dei quotidiani. Non si possono certo definire affascinanti come le berline, ma sanno come catturare l’attenzione e i molti curiosi che le attorniano ne sono una testimonianza: c’è chi non si capacita di quanto grande sia il bagagliaio e chi prova a sedersi in terza fila per vedere che effetto fa. Tutti sorridono divertiti, come bambini. Le auto d’epoca fanno quest’effetto.

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